Genova. “Un prete senza parrocchiani che appoggia segreterie senza iscritti”. E’ imbufalita Marika Cassimatis, candidata sindaco dell’omonima lista alle imminenti elezioni comunali genovesi. Proprio non le è andato giù l’endorsement di Don Paolo Farinella, parroco di San Torpete (effettivamente l’unica parrocchia di Genova a cui la Curia non ha assegnato parrocchiani), a Paolo Putti e alla sua lista Chiamami Genova.
A far arrabbiare “l’altra” ex-M5S è stato un post pubblicato un paio di giorni fa da Don Farinella sul proprio blog, a sua volta linkato sul proprio profilo Facebook. Un post molto lungo e articolato nel quale il prete spiega chi e perché voterà la prossima domenica. Nomi e cognomi, sia per il Comune sia per il municipio Centro Est, e una chiosa finale che, in effetti, poteva lasciare spiazzati. “Tutto il resto proviene dal maligno”. Ironia, iperbole o cosa? Secondo Cassimatis una affermazione fuori luogo. La candidata sindaco replica così al religioso:
“Caro Don Farinella, capisco il suo legittimo desiderio di individuare e apprezzare un candidato e ritenerlo migliore di altri, ma lei ricorda al contempo di essere un prete e quindi caccia dalla sua Chiesa tuti gli altri considerandoli “emanazione del maligno”.
Io parlo a nome della Lista Cassimatis che si trova sulla scena politica di queste elezioni amministrative dopo una nota battaglia di democrazia e contro un sopruso autoritario.
La sottoscritta è stata definita dai media “diavolessa” perché le donne coraggiose fanno paura, da sempre. Mi colpisce molto il suo anatema da Santa Inquisizione e mi colpisce anche il silenzio se non addirittura il compiacimento del candidato Putti che avrebbe dovuto invece farle notare l’inopportunità delle sue esternazioni. Il sostegno alla mia Lista arriva anche da molte donne che apprezzano le mie battaglie contro i poteri forti di un società che, purtroppo, è ancora profondamente maschilista. Lei, Don Farinella, offendendo me ha offeso anche loro.”
Su Facebook poi Marika Cassimatis si sfoga in maniera anche più pesante. “Adesso che abbiamo ricevuto l’anatema di Don Farinella siamo tutti più sereni. Il sacrestano Putti ringrazia. #incensoebirra #laicita’ #listacassimatis #genova2017 #cattocomumisti alla riscossa!”
La vicenda ha fatto scoppiare una querelle a colpi di tastiera tra esponenti e simpatizzanti di Chiamami Genova (uno tra tutti l’ex assessore comunale Bruno Pastorino) e i sostenitori della lista creata dalla professoressa di Albaro.
Ancora nessuna reazione alla “indicazione di voto” di Don Farinella, per ora, da parte di esponenti del Movimento 5 Stelle. Il parroco aveva espresso simpatia, in passato, per il comico genovese e per la missione del nuovo soggetto politico ma ultimamente si era rivelato invece apertamente critico.