A processo

Lavagna, sostegno elettorale in cambio di favori alla ‘ndrangheta: boss e politici rinviati a giudizio

L'indagine della squadra mobile di Genova e dello Sco aveva portato all'arresto dell'ex sindaco Sanguineti, dell'ex parlamentare Mondello, oltre che ai presunti esponenti della cosca Rodà-Casile

'Ndrangheta a Lavagna, Mondello e il sindaco Sanguineti in tribunale

Genova. Rinvio a giudizio di alcuni esponenti politici di Lavagna e dei presunti boss della ‘ndrangheta nell’ambito dell’inchiesta sulle infiltrazioni mafiosi nel comune del Tigullio.

Il prossimo 13 settembre inizierà il processo a carico dell’ex sindaco Giuseppe Sanguineti, dell’ex parlamentare Gabriella Mondello e per Paolo, Antonio e Francesco Nucera e Francesco Antonio Roda’, della cosca reggina Rodà-Casile di Condofuri. Un altro imputato, Antonio Rodà, aveva chiesto e ottenuto il rito abbreviato la cui discussione inizierà il prossimo 7 luglio. Il gup Nadia Bolelli ha invece dichiarato il non luogo a procedere per l’ex assessore Rosario Lobascio, mentre per il consigliere Massimo Talerico sono stati ritrasmessi gli atti al pm per un difetto di notifica. In totale erano 23 le persone indagate nell’inchiesta.

L’indagine della squadra mobile di Genova e dello Sco, coordinata dal sostituto procuratore Alberto Lari, aveva portato all’arresto dell’ex sindaco Sanguineti, dell’ex parlamentare Mondello, oltre che ai presunti boss. Secondo l’accusa, Mondello avrebbe fatto ottenere l’appoggio elettorale al sindaco
Sanguineti dai presunti boss di Lavagna in cambio di favori per la gestione dei rifiuti e per la gestione abusiva degli ombrelloni sul lungomare di Lavagna.

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