Dopo 40 anni

La rivincita di Pra’: il quartiere, dopo il porto, si prende anche l’autostrada

Avvistati sulla A7 alcuni esempi di segnaletica dove il nome di Voltri è stato sostituito

cartello autostrada prà

Genova. Dopo aver fatto cambiare nome al porto di Voltri, che per delibera dell’Autorità Portuale Genovese firmata dall’allora presidente Luigi Merlo, dal 2014, si chiama Bacino portuale di Pra’, la delegazione del ponente genovese si riprende piano piano anche il casello e le autostrade.

In particolare tutto ciò che riguarda la A26 conosciuta dagli anni Settanta come Voltri -Gravellona Toce. Autostrade, già nel 2016, aveva accordato l’ok a modificare la segnaletica scrivendo Pra’ anziché Voltri. La barriera sud, infatti, non termina a Voltri bensì nella zona di Pra’ tra Palmaro e le Sorgenti sulfuree. Allora perché indicare sui cartelli stradali il nome di un altro quartiere?

Un conto era cambiare il nome al casello, passo compiuto nel 2016, un conto modificare tutti i cartelli presenti sulla rete. Il fatto che la revisione della segnaletica sulla rete autostradale avvenga con una turnazione di circa 5 o 6 anni ha reso necessario attendere qualche tempo.

Ma i primi “avvistamenti” sono stati fatti. Come quello di Giovanni Bignone, che ha segnalato il nuovo cartello con l’indicazione Pra’ (scritto, correttamente, con l’apostrofo) sulla Autostrada A7, in direzione sud, all’altezza del bivio con la bretella che collega appunto con la A26.

La denominazione dell’autostrada, per ora, resta quella di Voltri – Gravellona Toce, ma il processo di cambiamento sembra essere iniziato, perché quello sulla A26 non è l’unico cartello che rende giustizia a Pra’ apparso finora.

Più informazioni
leggi anche
casello autostrada
Toponomastica
Il casello autostradale cambia nome in Pra’-Voltri: presto cartelloni modificati
Mauro Avvenente - Presidente del municipio Ponente
Dopo il porto anche il casello autostradale: Pra’ chiede il cambio di nome

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.