Genova. Trent’anni, da un anno sindaco leghista di Cascina in provincia di Pisa (50 mila abitanti e storica roccaforte della sinistra) Susanna Ceccardi è venuta a Genova a raccontare i risultati della Lega alla guida di un Comune. “In questo anno abbiamo fatto molte cose ma certamente abbiamo messo al primo posto gli italiani. Su 68 domande presentate da stranieri per l’assegnazione delle case popolari ne solo state escluse 63 perché anziché accontentarci dell’autocertificazione rispetto alla proprietà di case all’estero abbiamo chiesto che venga presentata la certificazione vera notificata attraverso le ambasciate e i consolati di riferimento. Questo ha significato emanare una graduatoria per le case popolari al 98% costituita da cittadini italiani”.
Tra i provvedimenti del Comune di Cascina anche l’uscita dal progetto Sprar: “E’ un segnale che abbiamo voluto dare. Ci sono comuni a guida Pd che hanno promesso di accogliere tutti, è bene che rispettino il loro programma elettorale” spiega Ceccardi a chi le fa notare se questa scelta non crei un problema agli altri comuni della Provincia. “Noi abbiamo fatto la scelta di aiutare prima i cittadini italiani e quindi manteniamo le promesse”.
Per sopperire alla cronica mancanza di risorse il Comune di Cascina ha creato anche delle squadre antidegrado formate da volontari: “Grazie soprattutto ai tagli dei governi centrali ci dobbiamo anche dedicare al volontariato e alla buona volontà dei cittadini che si mettono in prima persona magari con una scopa in mano a ripulire tombini, griglie e canali di scolo. Sicuramente è un bel atto di civiltà e di solidarietà”.
Da Cascina a Genova, un consiglio di Susanna Ceccardi per il candidato sindaco Marco Bucci? “Il consiglio è di fare come sta già facendo ora: parlare con tutti, soprattutto con le classi più deboli come abbiamo fatto noi. C’è una sinistra che non si sente più rappresentata da questa sinistra e può votare anche la Lega nord e gli altri alleati di centro destra”.