Genova. L’attesa è finita. Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato i sindacati territoriali dei metalmeccanici in merito alla vertenza Ilva e in particolare al futuro dell’acciaieria di Cornigliano. Un incontro atteso e richiesto da giorni, sia dalle sigle sindacali sia dai rappresentanti delle istituzioni genovesi, e per ottenere il quale si era anche svolto uno sciopero con corteo dal ponente al centro.
L’incontro si svolgerà il pomeriggio del 4 luglio a Roma. La convocazione, caldeggiata dalla Prefettura, è arrivata questa mattina, nel giorno in cui gli operai Ilva avevano indetto uno sciopero e una manifestazione in occasione del taglio del nastro al nuovo capannone di Ansaldo.
Perché dopo l’ok del Mise all’acquisizione da parte della cordata Am-Investco ancora non era stato possibile, per i metalmeccanici, discutere specificatamente dei livelli occupazionali dello stabilimento di Genova (e di Novi Ligure) e del rispetto dell’accordo di programma siglato nel 2005 dopo l’abbattimento dell’altoforno e la chiusura degli impianti a caldo.
Un accordo che sia i sindacati sia la politica locale non sono intenzionati a disattendere. Ferma la posizione anche sui posti di lavoro. Perché se inizialmente il gruppo Arcelor Mittal aveva paventato il taglio di circa 5000 teste, la cifra è già scesa a 4200, a livello nazionale, dopo l’ultimo incontro tra sindacati nazionali, commissari straordinari Ilva e governo. “Non accetteremo la perdita di neppure un posto di lavoro” la posizione espressa da Maurizio Landini, leader della Fiom, e dagli altri sindacati.
Congelato lo sciopero di questa mattina, i metalmeccanici genovesi terranno comunque un presidio presso il nuovo capannone di Ansaldo. Una delegazione di lavoratori incontrerà il ministro della Difesa Roberta Pinotti e il sottosegretario al Mise Ivan Scalfarotto, a Genova per l’inaugurazione dell’hangar.
Pacta servanda sunt. “Non abbiamo mai pensato di rovinare la festa ad Ansaldo Energia, siamo contenti che ci sia un consolidamento, un investimento, per l’azienda e per i nostri colleghi – dice Armando Palombo, Rsu Ilva della Fiom – abbiamo rispettato i patti, avevamo indetto lo sciopero per chiedere l’incontro che adesso ha una data certa, quindi lo sciopero è stato revocato, adesso però bisogna pensare al futuro. Oggi a Pinotti e Scalfarotto, e poi a luglio a Roma, ribadiremo che c’è un accordo di programma, di cui il Governo è primo firmatario, che va rispettato. A Genova non sono previsti esuberi, anzi sono previsti investimenti, e così dovrà essere. Non accettiamo l’ipotesi di una bad company, una scatola nera, che potrebbe occuparsi delle bonifiche delle aree, a Genova non devono essere fatte bonifiche”.

Quel refuso. “Convocazione riunione Ilva Cornegliano“. Sulla lettera inviata dal Ministero dello Sviluppo economico il nome del quartiere che ospita l’acciaieria è stato scritto in maniera non corretta.
Chi ci sarà. Il 4 luglio alle 15 nella sede del Mise si incontreranno alcuni rappresentanti del ministero, il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco di Genova (nella convocazione è indicato il nome di Marco Doria ma nel frattempo potrebbe già essere avvenuto l’insediamento del nuovo primo cittadino), i commissari straordinari di Ilva (Laghi, Gnudi, Carrubba) e i segretari locali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Ugl metalmeccanici.
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