Genova. La Liguria è la regione più anziana al mondo come indice di vecchiaia e secondo i geriatri italiani la soglia dei 65 anni per qualificare la terza età è una convenzione superata. Questi alcuni dei temi in primo piano al 31 Congresso Nazionale della Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT), in programma domani e venerdì a Genova.
La Liguria per la Ue è un banco di prova. “La Liguria, dove su 1.575.000 persone oltre 540.000 mila sono over 60, rappresenta la concreta fotografia di quello che, tra qualche anno, succederà nel resto dell’Europa – spiega il Professor Alberto Pilotto, presidente del Congresso e direttore della Geriatria dell’Ospedale Galliera – La Ue ha dichiarato la Liguria regione “reference site”, uno dei principali siti d riferimento dove poter sperimentare soluzioni e modelli di assistenza all’avanguardia nella gestione delle persone anziane”.
Così è stata realizzata una valutazione su 600 anziani nell’area metropolitana di Genova. “Oltre il 50% di anziani è “robusto” (cioé “attivo e in salute”), circa il 35% eè a rischio di fragilita’, ed il 15% è decisamente fragile – sottolinea Pilotto -. Ciò è in linea con quanto dichiarato dall’OMS che già sottolineava come accanto ad anziani “in gamba” esista una fetta della popolazione che invecchia male e i due terzi degli europei in età pensionabile è afflitta da almeno due malattie croniche”.
A Genova sarà presentato il Progetto MPI-AGE cofinanziato dalla UE e promosso dalla Società Europea di Geriatria (EUGMS), 22 partner europei ed extra europei coinvolti. Si parlerà di MPI (Multidimensional Prognostic Index), indice numerico che misura quanto una persona è fragile o quanto è a rischio di diventarlo.
A Genova in primo piano anche anziani e tecnologia: robotica, domotica e soluzioni per semplificare la vita, come il “robot riabilitatore” messo a punto da IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) che valuta e corregge i fattori di rischio di caduta dell’anziano applicato e studiato all’ospedale Galliera di Genova.