Genova. “Dopo alcune ricostruzioni apparse oggi sui quotidiani locali è doveroso precisare che La Festa de l’Unità si farà negli spazi del Porto Antico dal 24 agosto al 10 settembre“.
La nota del Pd locale arriva in mattinata, dopo la lettura dei giornali e il dibattito scatenato in rete. “E’ proprio ora che dobbiamo discutere – scrive Massimiliano Morettini sul suo profilo postando lo screenshot dell’articolo incriminato che dava la festa a rischio – Magari facciamo meno spaghetti ma più dibattiti veri”, sottolineando a scanso di equivoci che “Non farei saltare la festa”.
Ci pensa il dimissionario Alessandro Terrile, poco dopo, a sgomberare il campo, con un post ad hoc: “La Festa de l’Unità si farà. Lo dobbiamo al gruppo di lavoro coordinato da Gianfranco Antoni – scrive – che da gennaio ad oggi si è impegnato per realizzare una Festa più bella e più attraente. Lo preciso perché sui quotidiani locali si leggono dichiarazioni anonime di presunti dirigenti PD che non si occupano di nulla e tentano di vanificare il lavoro degli altri“.
Segue “dibattito”, vola qualche straccio. “Lo deciderà chi porterà il partito fino a congresso se si farà e in che forma, consultando la base, non l’ex-segretario”, risponde pronto Simone Regazzoni che poi carica: “Forse non vi è chiara l’entità della disfatta. Un po’ di umiltà davanti alla città sarebbe necessaria. Sbattere di fronte ai cittadini il giorno dopo la sconfitta “faremo una festa più grande” per bocca dell’ex-segreterio è un messaggio politico narcisistico e autoreferenziale. Noi non dobbiamo rispettare ora i nostri gruppi di lavoro. Noi dobbiamo rispettare la città”.
Inutili gli appelli a non polemizzare pubblicamente, la discussione trascende comunque, fra scambi di accuse reciproci.
Infine la nota ufficiale. “Rispetto agli anni scorsi sarà una festa più grande, occuperà le aree tra Piazza Caricamento e il Mandraccio, e sarà rinnovata in diversi aspetti“.
Una Festa che “saprà valorizzare il generoso impegno delle volontarie e dei volontari aggiungendo elementi di cambiamento per ripartire con un appuntamento aperto all’ascolto ed al confronto con la Città“.
La settimana prossima è già stata convocata la riunione con tutti i segretari di Circolo ed i volontari dei vari stand per “definire gli ultimi aspetti organizzativi per mantenere gli spazi della Festa quale agorà pubblica a disposizione non solo del dibattito del PD ma per tutti i temi della politica locale e nazionale”.