L'intervista

Genova 2017, Alessio Piana: “Ripartire dalle vallate abbandonate dalla giunta Doria”

Genova. Alessio Piana, consigliere comunale uscente della Lega Nord ha scelto di ricandidarsi a palazzo Tursi e non lesina critiche alla giunta Doria che ha governato la città negli ultimi cinque anni: “Quello che ha lasciato quest’amministrazione di centro sinistra, che ora vuole ripresentarsi con uno dei suoi uomini simbolo – spiega Piana – lo vediamo quotidianamente attraversando la città, lo vediamo nelle delegazioni e nelle vallate che sono state abbandonate e lo vediamo dall’incapacità di prendere decisioni e dare risposte alla città, come abbiamo visto ancora nei giorni scorsi nel ‘confronto-scontro che c’è stato all’interno della coalizione di centro sinistra sulle grandi opere”.

Tra gli impegni di Piana nel prossimo mandato c’è quello di mettere in primo piano le vallate “per le quali serve un’attenzione particolare perché sono una parte importantissima per la città ma sono state abbandonate al loro destino” spiega il consigliere uscente. Qualche esempio? “La Val Cerusa è stata colpita dalle alluvioni del 2015 e ha ancora persone che non riescono a raggiungere le proprie abitazioni anche perché il Comune non è stato in grado di rispondere e ripristinare i collegamenti. La Val Varenna è sicuramente provata diverse servitù con le quali si deve confrontare tutti gli anni, dalla presenza di accampamenti sul greto del torrente alle le cave alla movimentazione di camion sostanzialmente incontrollata. Poi ci sono la Valpolcevera e la Val Bisagno che pagano la disattenzione e l’incapacità di risolvere e di affrontare annosi problemi”.

Subito dopo le elezioni il nuovo sindaco di Genova e tutta la maggioranza dovrà affrontare decisioni importanti su Amiu ma in generale rimettere mano alla situazione delle partecipate del Comune di Genova. Come? “La riforma delle partecipate – dice – la si affronta con le capacità di un grande manager il cui profilo giusto è quello del nostro candidato Marco Bucci che saprà mettere mano a un sistema che ha ripercussioni sul trasporto pubblico, sulla manutenzione cittadina e sulla raccolta dei rifiuti. Ci sono degli spazi per poter agire ma bisogna cambiare gli schemi con cui fino ad oggi sono sempre state gestite queste grandi aziende che non devono più essere un poltronificio ma devono essere governate da manager capaci”.

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