Arcobaleno

“Che genere di Pride”, la comunità LGBT in parata il 1 luglio a Genova

A percorrere le strade della città cinque carri di musica e colori: la parata terminerà con una grande festa sotto il tendone all'expò

Genova. “Noi vogliamo celebrare l’amore che costruisce la famiglia, che non è solo quella composta da uomo e donna”. Ilaria Gibelli, la presidente del comitato racconta così il “Liguria Pride” che il Coordinamento Liguria Rainbow anche quest’anno organizzerà a Genova e che è arrivato, ormai alla terza edizione.

“Questo anno 2017 è iniziato nel nome del gender in risposta all’allarme verso una non meglio precisata ideologia gender dai contenuti misteriosi e minacciosi, diffusosi in Europa come reazione conservatrice contraria al riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI – spiegano gli organizzatori – Le manifestazioni contro il matrimonio ugualitario tra persone dello stesso sesso si sono così trasformate in Family Day con l’arroganza di imporre l’esclusiva sulla famiglia, sulle relazioni d’amore, sulla genitorialità”.

“Per questo motivo l’evento si chiama “CHE GENERE DI PRIDE” – aggiungono – proprio per rispondere All’arroganza fanatica affermando che anche noi siamo famiglie e desideriamo una società accogliente, dove tutti e tutte abbiano il loro posto, in cui nessuno debba rinunciare a qualcosa per essere accettato e amato. Chi pone l’esclusiva fa del male alle bambine ed ai bambini nati in Italia da genitori non italiani ed alle bambine ed ai bambini nati nelle famiglie omogenitoriali, privandoli dei loro diritti, esponendoli alla violenza dell’offesa e della marginalità; come fa del male alle coppie omosessuali e lesbiche, alle madri single, alle coppie senza figli e a tutti quanti non si riconoscono nella famiglia come era descritta negli anni 50″.

Non manca, però, qualche polemica nei confronti della Regione Liguria che non ha concesso il patrocinio, come è accaduto in altre regioni da ultima la Lombardia: “Dimostreremo che questa politica è distante dalla gente – spiegano – dai giovani, dalle famiglie reali, dal mondo della scuola che si confronta ogni giorno con i temi della inclusione e del rispetto, per contrastare la violenza in tutte le sue forme”.

La parata del Pride ha visto comunque la partecipazione di una larga parte della “società civile”, dalla Comunità di San Benedetto al Porto fino all’associazione Genitori delle scuola Daneo. A percorrere le strade della città, quindi, cinque carri di musica e colori con una parata che terminerà con una grande festa sotto il tendone all’Expò, una festa di corpi, generi e identità capaci di stare insieme, fuori da ghetti immaginari e reali.

Più informazioni
leggi anche
pride 2017
Rispettare la legge
Liguria Pride 2017, il placet degli assistenti sociali: “No a discriminazioni sessuali”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.