Genova. Ancora una giornata di mobilitazione per i lavoratori di Ericsson: 61 licenziamenti e nessuna, al momento, soluzione.
“Anzi, purtroppo, giovedì scorso, ultimo giorno utile della procedura di licenziamento collettivo per trovare un accordo in sede ministeriale, abbiamo firmato un mancato accordo. Tutto per l’assoluta mancanza di volontà da parte dell’azienda di trovare soluzioni alternative, come gli ammortizzatori sociali conservativi, evidenziati anche dal ministero”.
Lo stesso Ministero ha chiesto all’azienda per ben tre volte (tanti sono stati gli incontri in una settimana, ndr) di valutare bene la possibilità di utilizzare la cassa integrazione straordinaria. “Ma l’azienda ha detto no, dice che non ha le possibilità ma non è così”.
La protesta si è estesa anche in piazza Dante dove i lavoratori genovesi hanno bloccato il traffico per poi trasferirsi in consiglio regionale. “Chiediamo da mesi, in particolare alla Regione, di mettere in campo soluzioni alternative, soprattutto per chi, purtroppo, uscirà dall’azienda a seguito di questi licenziamenti”.
Ericsson, infatti, a differenza dell’ultima volta non ha parlato di tempi ulteriori per trovare un accomodamento. “In teoria potrebbe spedire le lettere già oggi, ma, di fatto, non sappiamo quando lo farà”.