Genova. Guido Bastianini tecnicamente non ha ancora rassegnato le proprie dimissioni, ma si tratta di tecnicismi. Dopo l’approvazione della lettera di sfiducia promossa dal maggiore azionista di Banca Carige, Vittorio Malacalza, l’amministratore delegato dovrà dire addio.
Era stato lo stesso Malacalza a chiamare Bastianini a guidare la banca “dei genovesi”, ma da tempo erano nati dissidi in merito alla gestione e alla trasparenza in un momento in cui l’istituto di credito ha bisogno, e in fretta, di chiudere il percorso per l’aumento di capitale e la cessione degli npl.
Ieri l’annuncio della sfiducia è arrivato a borse chiuse – e il titolo, ieri, ha chiuso a 0,22 euro con una crescita di 1,50% – ma lunedì sarà da vedere come i mercati prenderanno questa nuova fase di destabilizzazione. Anche per questo, già lunedì, ci sarà una riunione del comitato nomine che si occuperà di assegnare le deleghe di Bastianini in via transitorie a un altro dirigente della banca. Un nuovo amministratore delegato non arriverà se non tra un paio di settimane.