Genova. L’edizione 2017 dell’Aon Open Challenger Memorial Giorgio Messina di tennis sarà “green”. Il torneo lancia un messaggio di sostenibilità ambientale con l’obiettivo di concretizzare, in un progetto a lungo termine, la riqualificazione di Valletta Cambiaso, uno degli spazi verdi più belli della città.
In quest’ottica, tra le numerose iniziative che verranno avviate al torneo, si affianca il progetto Esosport Run per la nascita de “La Pista di Pietro”, proprio nella città dove Mennea ha effettuato il record dei 60 metri indoor nel 1976. La pista verrà realizzata con la materia prima seconda ottenuta dal riciclo delle scarpe sportive esauste. Tale gesto rafforza il legame virtuoso tra sport e buone pratiche ambientali come il riciclo e il riuso.
Esosport, servizio di Eso Società Benefit, è nato con l’obiettivo di diminuire l’accumulo dei rifiuti indifferenziati ed innescare nelle persone la convinzione che è possibile non solo riciclare, ma anche ottenere dal “ciclo del riciclo” materia utilizzabile per altri scopi, come parchi giochi e piste di atletica.
Come funziona? Grazie all’apposita esosport bag si potranno inserire le vecchie scarpe negli Esobox sport, contenitori dedicati alla raccolta, che per la prima parte di questa campagna saranno posizionati presso il punto vendita Hobby Sport in via Felice Cavallotti. Hobby Sport, sponsor storico dell’Aon Open Challenger, raccoglierà le scarpe sportive a fine vita. La campagna di raccolta, partita ad inizio giugno, proseguirà poi dal 3 al 10 settembre a Valletta Cambiaso all’interno del villaggio ospitalità del torneo.
Il riciclo delle scarpe raccolte, grazie ad un procedimento di separazione della suola dalla tomaia, genera materia prima seconda che Eso dona gratuitamente alle amministrazioni pubbliche per la realizzazione di due progetti: “Il giardino di Betty” e “La pista di Pietro”. Quest’ultimo si propone di realizzare nuove piste di atletica dedicate al famoso Pietro Mennea. La moglie del campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale per 17 anni ha aderito all’iniziativa donando alla campagna le scarpe da corsa del marito, cosicché da esse proverrà una piccola porzione di materiale che sarà impiegato per la pavimentazione di ciascuna “Pista di Pietro”.
Eso, grazie alla collaborazione con Amiu, ha già realizzato a Genova cinque “Giardini di Betty”, parchi giochi realizzati con la pavimentazione anticaduta generata dal processo di riciclo delle scarpe esauste, l’ultimo inaugurato recentemente in via Giordano Bruno dal Municipio Medio Levante con il quale l’organizzazione dell’Aon Open Challenger da anni collabora per la realizzazione del torneo internazionale di tennis professionistico maschile che quest’anno giunge alla sua 15ª edizione, dal 3 al 10 settembre.