Genova. I vigili del fuoco sono scesi in piazza numerosi per far sentire la loro voce dopo che la soppressione del corpo forestale ha trasferito loro nuove competenze, determinando un incremento considerevole degli interventi e allo stesso tempo un aumento del carico di lavoro. Il tutto senza però aumentare l’organico e risorse, in una fase, anzi, in cui il Corpo è in grave carenza di personale su tutto il territorio. Un lungo corteo per le strade del centro fino al palazzo della Regione, meta finale della protesta.
“In questo contesto nazionale la Regione Liguria rappresenta uno dei territori più fragili dal punto di vista idrogeologico e degli incendi boschivi – sottolineano le sigle sindacali unite – Considerata la criticità dello svolgimento del soccorso ordinario tecnico urgente riteniamo assolutamente inadeguata la proposta da parte delle Regione di una convenzione che riduce le risorse economiche, non tenendo conto delle peculiarità della Liguria e dimostrando la lontananza della politica nei confronti dei cittadini e dei lavoratori”. Al contrario “Un aumento delle risorse comporterebbe una risposta, anche se parziale, nell’affrontare le emergenze boschive”.
Se si dovessero manifestare più criticità, i pompieri potrebbero infatti avere serie difficoltà nel garantire il soccorso. E situazioni critiche si presentano almeno due volte al mese, ad esempio in giornate come quella di oggi, dove i pompieri sono impegnati su tantissimi fronti diversi e le squadre devono anche spostarsi in zone di non loro competenza perché i colleghi più vicini sono già impegnati.
Per fare alcuni esempi, stamattina una grossa fuga di gas si è verificata a Staglieno, contemporaneamente ad altri interventi in corso Europa, dove un ascensore è rimasto bloccato, ma in questo caso non sono potuti intervenire i vigili del fuoco di Nervi perché già impegnati ad aprire la porta di un anziano rimasto bloccato in casa. Quelli di Multendo, invece, sono dovuti andare a Campo Liguria per l’incendio di un capannone. “In questo contesto, se si verificasse una situazione davvero grave, il rischio è di non arrivare in tempo”, spiegano dalla centrale mentre i colleghi protestano in piazza proprio per questi motivi.
Usb, Uilpa, Conapo, Confsal, Fns Cisl e VVF Cgil chiedono al governo regionale e all’amministrazione “di prendere consapevolezza che le risorse economiche destinate sono insufficienti” e di impegnarsi ufficialmente affinché “ci sia un aumento sostanziale del personale operativo. Sono a rischio i cittadini liguri, il patrimonio boschivo e i vigili del fuoco stessi”.