Genova. La Sestrese, pareggiando (2-2) a Ventimiglia, ha raggiunto l’obiettivo salvezza… però, quanta fatica, capitan Tangredi…
“E’ stata una stagione sofferta” – dice il capitano verde stellato – “Ci hanno perseguitato tanti infortuni, ma ritengo che le cause principali siano da imputare a noi giocatori… per cui, quale capitano, mi assumo le responsabilità di un’annata, che non è andata come poteva e doveva. Diciamoci, sinceramente, che è andata bene! Infatti, senza il goal di Ardinghi, arrivato a dieci minuti dal termine dell’ultimo match, avremmo dovuto disputare i play out, con tutti i rischi, annessi e connessi.”
Possibile che le colpe siano tutte da attribuire solo a voi giocatori?
“Quando arrivi a giocarti la salvezza nei minuti finali, nonostante un parco giocatori di buon livello, la distribuzione delle colpe va indubbiamente ripartita su tutte le componenti della società, questo è ovvio, ma alla fine in campo ci vanno calciatori e tecnico”.
Il mister, Antonio Pandiscia, ha però preso in mano la squadra a pochi giorni dall’inizio del campionato…
“Si vero, questo è stato indubbiamente un handicap ed una scusante… valida, però, solo per i primi mesi, poi – col tempo – avremmo dovuto, tutti noi, riuscire a dare una svolta al nostro campionato”.
Comunque, la vittoria in Coppa Italia non ve la toglie nessuno e grazie al mantenimento della categoria, il trofeo assume una migliore valenza, non credi?
“Il successo in Coppa è stato meritato e ce lo siamo gustato fino in fondo, tuttavia resta inspiegabile il diverso atteggiamento della squadra nell’arco del campionato”.
Da quel grande capitano che sei, per quanto riguarda la tua competenza, avrai chiaro, nella mente, i primi passi da compiere, per cercare di non ripetere più una stagione come quella di quest’anno…
“Prima di tutto ritengo che sia da confermare in blocco il gruppo storico della squadra e poi riuscire ad azzeccare un paio di acquisti mirati, che possano farci alzare l’asticella degli obiettivi. Nel contempo sarà di vitale importanza, per il futuro, valorizzare i tanti giovani ‘bravi’, che abbiamo alle spalle, compresi quelli che hanno maturato esperienze, in prestito, in altre squadre e campionati”.
La conferma del bomber Matteo Battaglia sarebbe un segnale importante?
“Sarà molto difficile confermare il nostro attaccante… al momento vedo il suo futuro lontano da Sestri, merita di giocare in categorie superiori. Se poi decide di restare – sorride Tangredi – saremmo molto contenti di esultare per i suoi tanti goal”.
Essendo fine stagione ti chiedo di mettere in evidenza i personaggi meritevoli di essere citati, partendo dagli allenatori.
“Ne citerei due, Luca Monteforte e Gianfranco Cannistrà; per il tecnico di Albissola, che mi ha allenato nella Sestrese, parlano, oltre ai risultati e ai successi, lo spessore dell’uomo. Quanto al mister del Busalla, direi che è stato, insieme ai suoi giocatori, protagonista di una stagione importante, condita da ottime prestazioni, frutto di un’ identità di gioco delineata.
Passando ai giocatori, hanno colpito la mia attenzione l’attaccante del Moconesi, Federico Mosto, affrontato in quattro occasioni, fra campionato e coppa ed il giovane del Genova Calcio, Matteo Bennati, che a dispetto dell’ età, gioca con mentalità da veterano”.