Genova. Lo stabilimento Oscar Sinigaglia, le professionalità, operai, tecnici e ingegneri che hanno fatto dell’Ilva di Cornigliano un punto di riferimento della siderurgia a livello internazionale. Alla storia e al futuro del polo siderurgico genovese è dedicato ‘Progetto acciaio’, realizzato dalla Società per Cornigliano e curato da Chiara Mastrolilli De Angelis, da un’idea dell’artista Graziano Cecchini.
L’evento è articolato in tre momenti. Si parte sabato 6 maggio, a Villa Bombrini, con l’apertura della mostra, con documenti e foto, dal titolo ‘Anni Cinquanta e Sessanta: gli uomini che fecero Cornigliano”. In concomitanza, dalle 10 alle 13, si terrà la tavola rotonda istituzionale, a cui parteciperanno: il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi, il sindaco Marco Doria, il presidente di Federacciai Antonio Gozzi, il presidente di Confidustria Liguria Giuseppe Zampini. Invitati anche: il viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, il commissario straordinario Ilva Enrico Laghi, il presidente di Confindustria Genova Giovanni Mondini.
Nel pomeriggio, dalle 14 alle 16.30, il tavolo tecnico con interventi dei componenti del comitato scientifico del Progetto: Claudia Cerioli di Fondazione Ansaldo, Daniele Agazzani di Ilva spa Cornigliano, l’economista Riccardo Colombo, i ricercatori Gianmaria Barbotto e Francesco Tomaselli, il rappresentante Rsu Ilva Armando Palombo, Mario Caprini del Centro Logos. “L’iniziativa che presentiamo oggi vuole testimoniare l’importanza della siderurgia e dell’acciaio nella storia di questa citta e del quartiere di Cornigliano e insieme anche l’importante ruolo svolto nel tempo dalla Società per Cornigliano, per arginare la lunga crisi del settore – ha detto il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – Come Regione siamo convinti che la società Ilva debba restare un obiettivo strategico da salvaguardare e un’azienda ancora in grado di produrre per il nostro sistema Paese. Quello di Cornigliano è infatti uno degli stabilimenti tra i più moderni all’interno del mondo Ilva e per questo ci auguriamo che torni ad essere valorizzato come merita”.
“Dobbiamo infatti considerare – ha continuato il Governatore ligure – la lunga storia dell’acciaio che dal dopoguerra arriva fino ai nostri giorni e deve continuare a restare uno degli elementi strutturali del nostro sistema economico di sviluppo. Quella di oggi vuole essere un’iniziativa di fiancheggiamento al mondo dell’impresa che vogliamo conservare e che deve rimanere un asset fondamentale del nostro sviluppo, insieme al turismo e alla tecnologia, in quanto compatibile con il territorio”. L’evento – ha aggiunto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi – è un tributo alla storia dell’acciaio a Genova e a chi ha lavorato nella siderurgia, facendo anche sacrifici, nei quartieri, per consentire lo sviluppo del Paese e del settore. I sacrifici fatti in passato dovranno servire anche per il futuro del comparto che oggi garantisce anche sostenibilità dal punto di vista ambientale. Come Regione, siamo impegnati al massimo sul fronte dell’occupazione dello stabilimento Ilva e degli investimenti, ma è necessario capire le intenzioni del governo. Genova è tra i siti siderurgici più all’avanguardia e, in prospettiva, può ricoprire un ruolo strategico per la filiera dell’acciaio, indispensabile per il ramo dell’automotive”.
Il 26 maggio, i componenti del comitato scientifico affronteranno in incontri e dibattiti aperti al pubblico i temi dell’ecosostenibilità, della bonifica e della riconversione. Domenica 28 maggio, in occasione della visita di Papa Francesco allo stabilimento dell’Ilva di Cornigliano, l’artista Graziano Cecchini consegnerà al Santo Padre una scultura, interamente realizzata con laminato in acciaio prodotto da Ilva, con il supporto delle maestranze dello stabilimento genovese. L’opera, dal titolo ‘Sarai pescatore di uomini’, è composta da 3 pannelli – 1,5 metri di altezza per 3,5 di larghezza ciascuno – dal peso complessivo di 10 quintali di acciaio e per cui sono stati necessari dieci mesi di lavoro: la squadra di lavoratori Ilva che, assieme al maestro Cecchini, hanno realizzato l’opera, firmeranno la scultura che sarà poi trasportata in Vaticano.
Tra venerdì 30 giugno e domenica 2 luglio, l’ultimo capitolo del Progetto, dedicato ai particolari tecnici attraverso testi e fotografie dedicati alla siderurgia, prima e dopo la “rivoluzione” del ciclo integrale.