Genova. “Qui non ci sono citofoni, non ci sono ascensori, a volte non c’è nemmeno la luce, quando arriveremo in Comune apriremo i cassetti, ma forse si fa prima a , è circondato da una piccola folla.
Ci sono i fedelissimi militanti, gli esponenti di spicco del partito (ci sono Edoardo Rixi, Alessio e Alessandro Piana ma anche gli assessori Stefano Mai e Sonia Viale) e tanti curiosi fra cui una compagine di ragazzini del quartiere fatta di italiani e immigrati in parti uguali che probabilmente hanno capito che c’era “qualcuno di importante” e questo è bastato perché seguissero il leader della lega fin davanti alla porta di un appartamento del civico 59 dove il leader della Lega è stato invitato per un sopralluogo.
Salvini parla del nuovo regolamento sull’assegnazione degli alloggi popolari della Regione Liguria, ma anche di Ilva: “Sei mila esuberi? Non esiste – ha detto Salvini – questo numero non lo prendo neanche in considerazione come i 900 esuberi di Wind e Tre. Facciamo finta che sia un piano di trattativa iniziale con il nostro obiettivo di arrivare a zero ma sicuramente non voglio sentire parlare nè di 6 mila nè di 900 esuberi”.
Salvini ha parlato anche della nuova legge elettorale che ha visto reazioni negative sia da parte degli alsaziani sia del movimento di Orlando: “”Gli alfaniani e gli orlandiani sono due figure parassitarie che non saranno più rappresentate in Parlamento senza drammi per nessuno” ha chiosato senza mezze misure.
Poi è tornato a parlare di Genova: A me interessa Genova l’11 giugno, se ne parla poco, Renzi ne parla poco ma Genova e La Spezia possono cambiare e fare la storia. Mi auguro che i genovesi ritrovino l’orgoglio della Superba di qualche anno fa e liberino Genova”.