Genova. “Uniamo la lotta”. Come preannunciato una decina di giorni fa, i vigili del fuoco della Liguria scendono in piazza, domani a Genova, con un corteo in partenza alle 9 dalla sede centrale genovese, per far sentire la loro voce dopo che la soppressione del corpo forestale ha trasferito loro nuove competenze, determinando un incremento considerevole degli interventi e allo stesso tempo un aumento del carico di lavoro.
Il tutto senza però aumentare l’organico e risorse, in una fase, anzi, in cui il Corpo è in grave carenza di personale su tutto il territorio.
La manifestazione si snoderà per le strade del centro fino al palazzo della Regione, meta finale della protesta.
“In questo contesto nazionale la regione Liguria rappresenta uno dei territori più fragili dal punto di vista idrogeologico e degli incendi boschivi – sottolineano le sigle sindacali unite – Considerata la criticità dello svolgimento del soccorso ordinario tecnico urgente riteniamo assolutamente inadeguata la proposta da parte delle Regione di una convenzione che riduce le risorse economiche, non tenendo conto delle peculiarità della Liguria e dimostrando la lontananza della politica nei confronti dei cittadini e dei lavoratori”.
Al contrario “Un aumento delle risorse comporterebbe una risposta, anche se parziale, nell’affrontare le emergenze boschive”.
Se si dovessero manifestare più criticità i pompieri potrebbero infatti avere serie difficoltà nel garantire il soccorso. Per questo Usb, Uilpa, Conapo, Confsal, Fns Cisl e VVF Cgil chiedono al governo regionale e all’amministrazione “di prendere consapevolezza che le risorse economiche destinate sono insufficienti” e di impegnarsi ufficialmente affinché “ci sia un aumento sostanziale del personale operativo”.
“La situazione – concludono i sindacati – è estremamente grave. Sono a rischio i cittadini liguri, il patrimonio boschivo e i vigili del fuoco stessi”.