Sestri Levante. “Da tempo la pesca ricreativa in mare è oggetto di attenzione della politica regionale e nazionale con proposte di legge volte sostanzialmente all’introduzione di una tassa per tutti i pescatori ricreativi e alla limitazione/divieto di utilizzo di attrezzi tradizionali e non impattanti quali palamiti e nasse, molto diffusi in tutta Italia e in particolare sulle coste liguri. In queste settimane è infatti in discussione presso la competente commissione della Camera dei Deputati e Commissione il Testo Unificato sugli interventi per il settore ittico. Tale testo di legge, di per sé riguardante unicamente l’esercizio della pesca professionale, contiene però norme punitive e restrittive nei confronti della pesca ricreativa e per questo è oggetto di fortissime critiche da parte delle associazioni che riuniscono i pescatori ricreativi”.
Lo dichiara Filippo Cassola, del Coordinamento circoli pescatori dilettanti del Tigullio, che ha organizzato una assemblea pubblica per spiegare insieme con i vertici nazionali della Federazione pesca sportiva e attività subacquee (FIPSAS) ed esponenti della comunità scientifica la contrarietà alla proposta di legge.
L’assemblea si terrà a Sestri Levante, ex convento dell’Annunziata, Baia del silenzio, il 19 maggio alle 20.30 alla presenza di esponenti politici locali e nazionali e costituirà una delle ultime possibilità per i pescatori ricreativi di esprimere il loro dissenso e per scongiurare l’introduzione del contributo-tassa per l’esercizio della pesca in mare (contributo destinato, nei propositi del legislatore, in massima parte ai pescatori professionisti) e per salvare i sistemi di pesca tradizionali del palamito e della nassa che rischiano di essere cancellati da questa legge.