Genova. “Le iniziative estemporanee e gli annunci, dal sapore vagamente politico/elettorale, dell’assessora regionale alla Sanità, Sonia Viale, non hanno mai il conforto di una programmazione sanitaria di respiro che faccia capire al cittadino dove va a parare il Servizio Sanitario Regionale, continuando a parlare di futuro in chiave ospedaliera e senza occuparsi dei tanti problemi di oggi sui territori”.
Anche la Cgil, per voce dei suoi segretari Igor Magni e MariaPia Scandolo, entra a gamba tesa sulla questione ospedale del Ponente, tema non certo nuovo (soprattutto in tempi elettorali) dopo che l’annuncio della delibera di giunta di piazza De Ferrari ha infiammato il dibattito elettorale con un botta e risposta tra i candidati Bucci e Crivello.
E sulla questione la Cgil sottolinea come le sicurezze siano poche, e i dubbi, invece, molti.
Primo, le dimensioni del nuovo ospedale.”Questo per capire, rispetto agli attuali parametri, quali sarebbero le possibili ricadute circa il rapporto che deve sussistere fra posti letto (non importa se privati o pubblici) e abitanti”.
“Se il nuovo ospedale assorbe quasi completamente i posti letto ospedalieri della Asl3. Cosa accadrà a strutture come gli ospedali di Voltri, Sestri ponente e Villa Scassi?”
Poi, la questione pubblico-privato. “I posti letto oggi esistenti sono pubblici, i nuovi saranno privati perché privato sarà l’investimento, pensano quindi ad un privato sostitutivo del pubblico e non integrativo? Il personale diverrà anch’esso privato?”.
“Le rassicurazioni dell’Assessore Viale non colgono nel segno – concludono Magni e Scandolo – anzi, le troppe questioni aperte, in assenza di programmazione, aumentano l’inquietudine di coloro che, come noi, sono legittimati a pensare che alla fine non sia la Regione a governare i processi, mentre i problemi di oggi rimangono tutti aperti”.