Genova

Legittima difesa, Siap: “Non deve legittimare un salto nel buio dei valori istituzionali”

pistole armi da difesa

Genova. “Immaginare a Genova l’applicazione di una legge sulla legittima difesa che incentiverà i cittadini ad armarsi in casa, abbrutisce l’immagine di una città che ha nel suo DNA una cultura democratica”. Lo dice Roberto Traverso, segretario provinciale del Siap.

“In questi ultimi mesi gli uffici della Polizia Amministrativa della Questura di Genova e dei Commissariati hanno visto in coda migliaia di genovesi per regolarizzare le armi detenute in casa e sono state rottamate migliaia di fucili e pistole (spesso per risparmiare sino a 100 euro da spendere per la documentazione necessaria). Grazie a questa procedura le case avevano cominciato a svuotarsi delle armi custodite magari da tempo immemore: un percorso di civiltà che purtroppo sarà drasticamente interrotto e addirittura ribaltato, dal momento in cui dovesse essere emanata una legge sulla legittima difesa che armerà la mano dei cittadini. Non ci sentiamo di condividere la possibilità che i cittadini debbano armarsi per potersi difendere”, prosegue.

“Il principio di giustizia fai da te purtroppo può essere letto come il fallimento delle politiche sulla prevenzione e la repressione dei reati ed altro non è che il risultato dell’inadeguatezza delle pene previste da infliggere a chiunque entri abusivamente per delinquere dentro un’abitazione, Se un ladro qualsiasi sapesse che sconterà con certezza almeno 10 anni di galera solo perché s’introdurrà in un appartamento, sicuramente non ci sarebbe bisogno di introdurre leggi che armeranno le mani dei cittadini. Se il problema della sovrappopolazione delle carceri viene risolto con leggi in grado di giustificare chi spara alle persone evitando loro il carcere, siamo sulla strada sbagliata. Quindi non si tratta di accapigliarsi sull’assurda scelta di applicare una legge su fasce orarie ma di ragionare su quale modello sociale e civile stiamo costruendo per il futuro dei nostri figli. Un modello che comincia a somigliare a quello introdotto dal Governatore della Georgia che in questi giorni ha reso operativo un provvedimento che autorizza a girare armati all’interno delle università. Ormai il far west non è più storia”, termina Traverso.

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