Genova. L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Edoardo Rixi, lancia un appello al Governo e a chi acquisterà l’Ilva. “Sarebbe un errore incredibile rinunciare alla filiera dell’acciaio su Genova, perché senza investimenti sulla siderurgia e sull’innovazione del comparto non potremmo avere tutta la filiera delle attività a valle, dall’automotive all’high tech alla Fincantieri, che a sua volta ha bisogno di acciaio”, ha detto.
“Il 70% del fatturato Ilva è generato nel Nord Ovest, fra Genova, Novi Ligure e Paderno Dugnano”, ha sottolineato l’assessore nel corso della tavola rotonda sull’acciaio a villa Bombrini nell’ambito degli eventi sulla siderurgia dal dopoguerra a oggi, aperti con la mostra fotografica che racconta la storia dello stabilimento.
“Chiunque vinca fra le due cordate in corsa per Ilva, bisogna che tenga qui produzione e tecnologia”, ha proseguito. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche il presidente di Federacciai Antonio Gozzi, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Doria e Giuseppe Zampini, presidente di Confindustria Liguria e di Ansaldo Energia che su una porzione di aree lasciate libere dall’acciaio a Cornigliano sta realizzando il nuovo stabilimento per l’assemblaggio e l’inoltro via mare delle maxi turbine.
Zampini e Doria puntano a lasciare spazio ad altre attività su una parte delle aree che con le nuove tecnologie all’Ilva potrebbero non servire più. “Si vedrà dopo il bando”, ha frenato invece Rixi.