Accuse cadute

Gsl e Tirreno Power, lo sfogo di Burlando: “Stupito che i pm non mi abbiano mai voluto interrogare”

Tutte le accuse contro l'ex governatore ligure sono cadute: "Abbiamo sempre agito nell'interesse pubblico per difendere i posti di lavoro e le casse regionali"

Burlando Montaldo

Genova. L’ex governatore della Liguria Claudio Burlando oggi si gode la pensione, ma fino a ieri sulla sua trentennale carriera politica restava una “macchia”: la richiesta di rinvio a giudizio per l’inchiesta “Gsl”.

Ora che, anche sul secondo procedimento giudiziario che lo vedeva coinvolto, è stata scritta la parola fine per lui è arrivato il momento di togliersi qualche sassolino e lo ha fatto in una lunga intervista in esclusiva a IVG.it.

Burlando ha deciso di raccontare, dal suo punto di vista, come sono andate le cose rispetto all’accusa di aver favorito il gruppo imprenditoriale che si era aggiudicato al gestione del reparto di ortopedia privata ad Albenga, ma anche sulla complessa vicenda della centrale di Vado Ligure.

Adesso che entrambi i procedimenti giudiziari si sono chiusi senza che arrivasse a giudizio, Burlando non può che essere sollevato, ma resta l’amarezza per come il suo operato è stato messo in discussione: “Per quanto uno fosse tranquillo per quello che ha fatto finché la tua completa estraneità rispetto ai fatti e la tua onestà non vengono sancite da un magistrato non sei a posto con te stesso”.

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