Prove inconfutabili

Genova, venti spaccate in centro: in manette due fratelli, traditi da impronte e telecamere

Agivano a tarda notte o all’alba, muovendosi a piedi, utilizzando sempre la stessa tecnica

Genova. Agivano a tarda notte o all’alba, muovendosi a piedi, utilizzando sempre la stessa tecnica: dopo aver divelto la saracinesca, con un tombino o con un piede di porco rompevano le vetrine, si impossessavano del denaro e abbandonavano il registratore di cassa asportato nelle vie circostanti.

La Polizia di Genova, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha finalmente individuato e fermato gli autori di numerose spaccate in centro che avevano allarmato le associazioni di categoria.

Gli investigatori della Squadra Mobile ligure a seguito di un capillare controllo degli impianti di video sorveglianza hanno individuato la coppia di malviventi. Le indagini sono state corroborate anche dal rilevamento da parte del personale della Polizia Scientifica di alcune impronte riconducibili agli arrestati, rilevate nel corso dei sopralluoghi.

Nel corso dell’attività, coordinata dal pubblico ministero della Procura Cardona Albini, sono state raccolte prove inconfutabili che hanno permesso al Gip di emettere due misure cautelari in carcere. Si tratta di due fratelli nati in Campania, Scoppetta Luigi, 43enne e Scoppetta Armando 45enne, da anni trapiantati in Liguria.

Alla coppia vengono attribuiti una ventina di episodi consumati a Genova negli ultimi mesi.

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