L'appello

“Genova contro il degrado” al futuro sindaco: “La bellezza sia una voce di spesa” fotogallery

Alla Biblioteca Universitaria il convegno organizzato dal gruppo Facebook che ha superato i 4100 iscritti e ogni giorno fotografa i problemi urbanistici della città

genova contro il degrado

Genova. Dalla comunità virtuale a quella reale. “Genova contro il degrado” è una pagina Facebook che in pochi mesi ha raggiunto gli oltre 4100 iscritti, senza contare – trattandosi di gruppo aperto – tutte le persone che quotidianamente la visitano da esterni.

Una comunità che ogni giorno condivide e denuncia le situazioni di inefficienza, abbandono, approssimazione e oblio estetico che interessano le strade, le piazze, i giardini e in genere i quartieri della città di Genova. “Ho creato questo gruppo solo per motivi generazionali – dice la fondatrice Annamaria Scotto – per un reflusso gastrico che ho avuto nel vedere la mia meravigliosa città così deturpata”.

Oltre 4100 “sentinelle” contro il degrado, armate di buon occhio, memoria e magari uno smartphone e che – in parte – si sono riunite nella sala delle feste dell’ex hotel Columbia, oggi sede della Biblioteca universitaria di Genova.

genova contro il degrado

“Questo edificio, splendido – continua Scotto – è stato abbandonato per anni, quando si è trovata la forza di volontà, è stato recuperato e riportato alla sua bellezza originale”. Un luogo metaforicamente perfetto, dunque, per ospitare il convegno ”Genova: la bellezza è possibile?”.

All’evento, molto partecipato – la sala era gremita – sono intervenuti Roberto Marcuccio, direttore della Biblioteca Universitaria, Andrea Agostini, presidente del circolo Nuova Ecologia Legambiente Genova, Marco Corzetto, specialista del verde e docente dell’istituto agrario Marsano (i ragazzi del Marsano sono stati premiati con una targa per il loro impegno da volontari nella risistemazione di alcune aree del cimitero monumentale di Staglieno), e poi Fiorella Guarnero Merello, scrittrice e esperta delle problematiche del centro storico, Giovanna Sartori, presidente dell’associazione alVerde, esperta del ciclo dei rifiuti e Stefania Spina, presidente dell’associazione italiana dell’Architettura del Paesaggio della Liguria.

Tutte voci che, a diverso titolo, hanno raccontato cosa non va e cosa potrebbe essere migliorato per strappare Genova dal degrado. Oltre le immagini di buche nell’asfalto, mattonate sconnesse e deiezioni canine che spesso si trovano sulla pagina “Genova contro il degrado”, ma concentrandosi sulla cura dei dettagli e sulla necessità di un “ritorno all’armonia”, come ha dichiarato Annamaria Scotto.

“Abbiamo cercato in ogni modo di creare un rapporto di collaborazione con la pubblica amministrazione – continua l’ideatrice e amministratrice del gruppo Facebook – cercando di sensibilizzare chi c’è stato fino a oggi e chi verrà dopo, facendo presente che la bellezza deve essere una voce di spesa di cui tenere conto”.

Tra i candidati sindaco alle prossime comunali, in sala, soltanto l’indipendente Arcangelo Merella. Presenti anche alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle.

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