Ennesima denuncia

Gaslini, Usb: “La dirigenza si autoassolve e la Regione non risolve”

Ospedale Gaslini

Genova. Ieri pomeriggio,una delegazione dell’Usb ha tenuto un’audizione presso la Commissione Regionale Sanità su una serie di problemi che riguardano l’ospedale Gaslini. Per la prima volta in assoluto all’audizione di un’organizzazione sindacale hanno partecipato anche i dirigenti dell’Azienda ospedaliera.

“Si tratta di problemi segnalati ripetutamente e che nemmeno oggi hanno trovato risposte né tanto meno soluzioni:
Non si è capito perché l’Azienda – malgrado la legge lo imponga – si rifiuti di consegnare all’ RLS i documenti richiesti in tema di sicurezza di utenti e lavoratori. Anche rispetto alla carenza di personale (seppur riconosciuta da tutti i presenti) non si sono trovate proposte né soluzioni. Si è di fatto glissato sul fatto che i dipendenti sono costretti a lavarsi le divise da soli perché il servizio (appaltato!) di lavanderia non garantisce la necessaria continuità”, si legge in una nota dell’Usb.

“L’apice del grottesco è stato raggiunto quando, di fronte alla nostra denuncia che l’azienda che si occupa della ristorazione al Gaslini non rispetta gli accordi sulle assunzioni e che il personale interno del Gaslini è costretto a utilizzare decine di ore al mese che dovrebbero essere dedicate all’assistenza per utilizzare un pessimo software della ditta appaltatrice, la dirigenza del Gaslini non ha trovato argomentazione migliore che decantare la bontà della pizza della nuova mensa ed invitava i politici presenti a provarla”, prosegue la nota.

L’audizione si è chiusa dopo l’intervento della consigliera Paita. “Criticando il metodo irrituale che ha visto la compresenza di sindacato e azienda, a difesa della dirigenza del Gaslini, ha di fatto posto di fatto fine alla seduta”, denuncia ancora il sindacato.

“Purtroppo, l’andamento dell’audizione, così come il suo esito, hanno confermato tutto quanto avevamo esposto in premessa circa l’attuale situazione generale della sanità in Italia, progressivamente smantellata da tutti i governi che si sono succeduti attraverso tagli, esternalizzazioni, privatizzazioni dei servizi e delle prestazioni; una premessa che aveva irritato alcuni membri della commissione e la sua presidenza, soprattutto quando abbiamo citato dati ed episodi riguardanti la corruzione nella sanità in Italia. Ad oggi riteniamo che si sia trattato di un’occasione sprecata dalla politica ligure per salvaguardare il bene pubblico; rimaniamo convinti e consapevoli che l’eccellenza del Gaslini oggi più che mai si basa sulla professionalità e l’abnegazione degli operatori che vi lavorano, per questa ragione abbiamo chiesto ufficialmente che questi vengano insigniti della Croce di San Giorgio. Ovviamente, dal nostro canto continueremo a lottare per la sicurezza di lavoratori e dei cittadini, in tutte le sedi preposte, a difesa dei servizi pubblici”, termina la nota.

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