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Direzione Italia, i candidati firmano il codice etico

Dimissioni in caso di condanna. Rispetto dei principi di correttezza e sobrietà

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Genova. I candidati della Lista Musso-Direzione Italia si sono impegnati a sottoscrivere un codice etico. In molti hanno già iniziato a firmare l’impegno, altri lo faranno quest’oggi nel corso di un’assemblea della Lista.

Il Codice Etico, che prevede anche il rispetto del programma elettorale, è un documento semplice: “I nostri candidati vogliono fare politica con spirito di servizio e seguendo principi etici ben precisi. Fin da quando abbiamo intrapreso il nostro impegno per cambiare la città e abbiamo iniziato a incontrare i nostri candidati, abbiamo spiegato che questo passaggio e questo impegno sarebbero stati fondamentali per poter entrare in lista”, spiega Armando Ezio Capurro, segretario regionale.

Nel dettaglio tutti i candidati riconoscono che “il comportamento delle persone chiamate a svolgere funzioni elettive debba corrispondere ai principi generali di attenzione esclusiva al bene comune, di onestà, di correttezza e di comportamento secondo buona fede”.

In caso di elezioni al primo punto del codice il candidato s’impegna a dimettersi dalla carica “in caso di condanna penale definitiva per delitti contro la personalità dello Stato, contro la Pubblica Amministrazione e contro l’ordine pubblico”.

Al secondo punto si prevede l’impegno all’autosospensione “in caso di sentenza penale di primo grado o di rinvio a giudizio per delitti di cui al comma 1”. Al punto 3 si ribadisce che “il programma elettorale della Lista Enrico Musso-Direzione Italia sarà il riferimento dell’agire politico…”. Il 4 punto fa riferimento a principi di “correttezza, scritta e verbale, di sobrietà nell’esposizione delle mie tesi, di rispetto di ogni interlocutore”. Il 5 punto riguarda la competenza e l’interesse comune. Mentre al sesto punto ci si impegna in particolare a limitare la permanenza in carica non superando “l’arco di due mandati”.

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