Genova. La rivoluzione 2.0 sbarca in Comune con il Piano digitale presentato dal M5S in vista delle elezioni del 11 giugno. Un progetto destinato al cittadino, ma anche al turista, e di conseguenza anche le imprese.
Servizi comunali on line, alfabetizzazione digitale, dati per la trasparenza e la buona amministrazione, partecipazione civica con piattaforme on line, la città in rete per turisti e cittadini i cinque punti, in parte ispirati da altre esperienze amministrative in Italia.
Open Abc. Alla conferenza stampa, presente “virtualmente”, in collegamento Skype, Flavia Marzano, assessore alla Roma Semplice del Comune di Roma per raccontare quello che la giunta Raggi sta facendo nella capitale in tema di diffusione dei mezzi digitali. Open ABC, la parola d’ordine scelta per la strategia che sarà declinata – in caso di vittoria di Luca Pirondini – anche a Genova. “Open ABC significa Open Agenda, Open Bilancio, Open Code – dice Flavia Marzano – tutto quello che si fa in Comune, riunioni, capitoli di spesa, dati e software compresi, sarà a disposizione di qualsiasi cittadino”.
Per fare tutto ciò sarà necessaria, tra le altre cose, una rivoluzione anche nel personale di palazzo Tursi. Quelli già impiegati dovranno sostenere un percorso di formazione, ma saranno possibili anche assunzioni di nuove figure (webmaster, programmatori, grafici) appartenenti alle più giovani generazioni.
L’esempio di Trento. Un sito internet – www.sensorcivico.comune.trento.it – permette un dialogo costante tra cittadino e Comune. Attraverso un sistema di geolocalizzazione la popolazione può, ad esempio, fare segnalazioni su zone della città dove esistono problematiche e lanciare idee per risolvere. “Il cittadino – dice Luca Pirondini – immettendo il dato ha l’impressione di avere una relazione diretta con il Comune”.
Giro d’Italia. Dal Comune di Bergamo è stato preso lo spunto per la creazione di un database legato ad esempio agli incidenti stradali, utile per pianificare le politiche di mobilità. Dal Comune di Ferrara l’idea di un portale dedicato a tutto ciò che può interessare sia un cittadino sia un turista: tutti contenuti che provengono dalla cittadinanza attiva. Venezia dà il “La” per la creazione di una city card che comprenda la possibilità di accesso – magari tramite una applicazione per smartphone – a tutti i servizi dedicati a cittadini e turistici. “Tutti strumenti ai quali il cittadino dovrà abituarsi – dice Pirondini – e che funzioneranno soltanto se ci sarà una vera macchina organizzativa preposta a rispondere e a tradurre in azioni concrete le istanze virtuali”.
Un cittadino su 4 non ha mai utilizzato internet, secondo l’Istat. Per questo nel piano digitale M5S per Genova è inclusa l’apertura di sportelli per la semplificazione in ogni Municipio, magari in collaborazione con associazioni già attive nei quartieri.
“Il piano digitale M5S per Genova – conclude il candidato sindaco – potrebbe essere finanziabile all’80% con fondi statali ed europei già disponibili per l’innovazione”.