Genova. Domenica l’antico quartiere del Carmine si ricolora. Pennelli alla mano, dalle 10 alle 19, gli abitanti, numerosi e divisi in piccole squadre, ridipingeranno i muri sfregiati dai vandali, con vernice dello stesso colore che fu (sotto supervisione di un professionista).
L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Cantiere di idee del Carmine” ed è completamente autofinanziata dai fondi raccolti a luglio, durante l’ultima edizione della manifestazione “Mi hanno rubato il prete!” dedicata alla memoria di Don Gallo.
Una domenica che coinvolgerà l’intero quartiere, dove i muri e le facciate dei palazzi sono orami quasi tutti deturpati da scritte vandaliche e “tag”.
Un’operazione analoga, più in piccolo, ma con ottimi risultati (i muri restarono puliti per circa 7 anni) venne fatta per l’esterno dell’asilo “S. Luigi” nel 2008.
“Se proviamo a cambiare il nostro sguardo – spiega Stefano Bruzzone, responsabile del “Cantiere di Idee del Carmine” – a vedere un palazzo o il luogo dove viviamo con occhi diversi, ci accorgiamo che sono parte della nostra identità. Sporcare una facciata con una scritta o un “tag” è come un livido, una cicatrice. Non è l’arte dei graffiti, non è Banksy, non è JR, non è AliCè, non è “street art”. E’ solo un gesto che fa arrabbiare chi vive in quel luogo – continua Dodero – La città, la società o questo piccolo mondo non migliorano scrivendo sui muri, come non migliorano pulendoli o ricolorandoli. Ma il colore nuovo arrivato che ritorna è fresco come il lavoro fatto insieme dagli abitanti del quartiere, per rendere migliore il loro mondo”.
La ricoloritura costituisce il primo passo di un progetto di riqualificazione del quartiere, ideato dal “Cantiere di Idee del Carmine” in collaborazione con la Fondazione artistica “Lorenzo Garaventa” e con l’associazione di mediatori urbani “Riprendiamoci Genova”.
In caso di pioggia l’intervento verrà rinviato in una delle ultime domeniche del mese.