Genova. “Giovedì, con l’ennesima delibera-beffa a Tursi, calerà l’ultima scure sullo Champagnat per far spazio a un nuovo, inutile, supermercato: un vero e proprio totem alla desertificazione del piccolo commercio, attraverso una specifica variante al Puc che congestionerà ulteriormente una viabilità già complessa come quella di via Felice Cavallotti, anche attraverso la costruzione di un ennesimo parcheggio interrato”. A dirlo è Marco De Ferrari, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria
“Sarà l’ennesimo colpo inferto a esercenti e residenti genovesi; un orribile lascito e un ‘regalo’ d’addio da parte dell’amministrazione Doria che, dallo scorso 1° giugno, ha di fatto abbandonato al loro destino 21 dipendenti dell’ex Champagnat e le loro famiglie senza la certezza della continuità lavorativa e di un’occupazione, ignorando pure le oltre 2.000 firme raccolte dal comitato spontaneo che si è costituto per salvaguardare lo storico presidio sportivo culturale in Albaro”.
“Il tutto – continua – nel silenzio assordante di una Giunta Toti che, nonostante le saltuarie passerelle della pressoché invisibile assessore Ilaria Cavo, a bilancio ha lasciato soltanto le briciole allo Sport e al Tempo libero per tutto il 2017 (300mila euro: meno dello 0,006% del bilancio annuale). Non abbiamo bisogno di nuovi centri commerciali o supermercati. In un mercato ormai saturo, non si genera clientela nuova; piuttosto i clienti si spostano generando ulteriori debiti a carico delle attività commerciali limitrofe. E non si genera nuova occupazione, semmai un’ulteriore destabilizzazione dei posti di lavoro già esistenti, che incrementa nuove forme di precariato e sovrasfruttamento del lavoro privato”.
“Le risorse vanno investite sulla tutela degli esercenti e per combattere la desertificazione. In più si devono investire importanti risorse economiche sulla prevenzione e sulla tutela della salute, già a partire dallo Sport e il Tempo Libero, che si tradurranno in un circolo virtuoso di investimenti per il benessere collettivo, con incremento della qualità della vita di ogni cittadino e notevoli risparmi anche sul Sistema Sanitario Nazionale”.