Tesori nascosti

Acquedotto storico, il 20 maggio l’inaugurazione del percorso completo

Quasi due anni di lavoro da parte dei volontari del gruppo "Fans" per il sentiero che percorre l'opera del 1600 sulle alture di Molassana, martedì 9 una riunione operativa aperta a tutti

percorso acquedotto storico

Genova. Un viaggio iniziato un anno e mezzo fa, alla (ri)scoperta dell’acquedotto storico di Genova sulle alture tra Struppa e Molassana. Una manciata di amici, volenterosi e “visionari” che, armati di pale e falcetti, hanno riportato alla luce una delle infrastrutture più interessanti della città.

Dopo la festa – lo scorso anno – per la sistemazione del primo tratto tra il ponte Sifone e il borgo dei Carpi, il gruppo Fans dell’Acquedotto storico, è pronto per restituire a cittadini e turisti l’intero percorso ad anello. L’inaugurazione, sotto forma di passeggiata attraverso il sentiero che ripercorre l’opera del 1600, si svolgerà il 20 maggio.

Martedì prossimo, 9 maggio, alle 18, invece, nella sede del municipio Media Valbisagno si terrà una riunione tecnica per organizzare la manifestazione. Una riunione aperta a tutti i cittadini, amministratori, commercianti e associazioni che abbiano intenzione di partecipare attivamente.

Per quando riguarda il 20 maggio, esiste già una bozza di programma: alle 8e30-9 ritrovo presso l’orto botanico del circolo Sertoli alla “casetta dei filtri” di via San Felice di Molassana, per la registrazione dei partecipanti. Alle 9e30 la partenza attraverso il ponte Sifone proseguendo da Pino Sottano in direzione San Giacomo, Carpi e San Bernardo. Il ritorno al punto di partenza è previsto intorno alle 13e30. La lunghezza totale dell’anello è di circa 11 chilometri.

Un sentiero che sarà particolarmente apprezzato da escursionisti, runner e scuole di ordine e grado, per via delle sue principali qualità: essere immerso nella natura e a pochi passi dalla città, essere sostanzialmente in pianura e semplice da percorrere, svolgersi parallelamente alla struttura dell’acquedotto: grazie alle opere di pulizia dei volontari sono tornati visibili alcuni tratti dell’infrastruttura che si credevano perduti: muri, gallerie, falcate di ponti. In alcuni tunnel è stato rinvenuto un tipo di intonaco a calce risalente al 1600 e ancora perfettamente conservato, ancora intatto e impermeabile.

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