Yalta

Prove di business tra il Porto di Genova e la Crimea

Dal forum economico di Yalta l'assessore allo Sviluppo Edoardo Rixi propone la sua idea per aggirare le sanzioni

Generica

Genova. La Crimea come soluzione per gli scambi tra il Mediterraneo e il Mar Nero, con nuove rotte commerciali tra il porto di Genova (e non solo) e l’est europeo.

“Ho già parlato con la leadership crimeana, abbiamo deciso di preparare un accordo tra i porti liguri e quelli della Crimea: vogliamo creare delle nuove rotte verso il Mediterraneo dal Mar Nero per aggirare quelle colpite dalle sanzioni ucraine e polacche”. Così il consigliere regionale ligure Edoardo Rixi (Lega Nord), assessore allo Sviluppo Economico, nel corso del Forum Economico di Yalta.

Si tratta di uno dei quattro meeting economici più importanti di tutta la Federazione Russa ed è organizzato sotto il patrocinio dell’amministrazione del presidente della Federazione Russa e del Governo della Repubblica Autonoma di Crimea. Allo YIEF 2017 si sono accreditati circa 1.500 partecipanti russi e stranieri, rappresentanti del mondo imprenditoriale, della politica, della comunità degli esperti e degli organismi dirigenti.

“Le sanzioni imposte dall’Unione Europea – continua l’assessore Rixi – hanno provocato una costante perdita di quote di mercato dell’industria italiana e una perdita degli investimenti della federazione nel nostro Paese, un danno che dal 2014 in Italia ammonta a una finanziaria, più di 15 miliardi di euro, penalizzando il comparto turistico e il nostro settore dell’agroalimentare d’eccellenza”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.