Dati inail

Più nero e meno incidenti: la Liguria del lavoro

Aumentano invece le malattie professionali: + 30% negli ultimi 3 anni

casco operaio

Un quadro sicuramente dinamico e senz’ombra di dubbio in chiaroscuro quello sul mondo del lavoro in Liguria. A certificarlo sono i dati Inail, diffusi in occasione del convegno “La sicurezza sul lavoro nelle iniziative Inail a tutela di lavoratori e aziende”, promosso dalla Direzione regionale dell’ente.

A cominciare dalla salute dei lavoratori. Nel triennio 2013-2015 sono diminuiti gli incidenti sul lavoro, ma sono aumentate del 30,09% le malattie professionali. “Abbiamo bisogno di una cultura della sicurezza nelle aziende – ha spiegato il direttore regionale Carmela Sidoti – Serve maggior consapevolezza del fatto che investendo un euro in sicurezza si ha ritorno di 3 euro”.

In Liguria nel 2015 sono diminuiti del 3,87% gli incidenti sul lavoro, una flessione inferiore rispetto al dato nazionale (-4,52%). In calo (-5,30%) anche gli infortuni dei lavoratori che vanno da casa al posto di lavoro (cosiddetti in itinere). Le denunce per incidenti mortali sono state 26 nel 2015, contro 1.269 a livello nazionale. Sono invece aumentate le malattie professionali del 30,09% nel triennio con un incremento nel settore agricolo e un trend più marcato che nel resto d’Italia.

C’è poi il capitolo lavoro nero. Nel 2015 Inail ha scovato in Liguria 412 aziende irregolari su 482 ispezionate, pari all’85,48 per cento, comunque sotto la media nazionale dell’87,48. In particolare sono stati individuati 1.176 lavoratori irregolari, di cui 58 in nero.

Infine la questione disabilità. In base alla legge di Stabilità del 2015 Inail si occupa ora anche del reinserimento sul luogo di lavoro di persone che abbiano acquisito disabilità sul lavoro, convincendo le aziende a eliminare barriere architettoniche o adeguare le postazioni di lavoro. In Liguria le risorse ammontano a circa 700 mila euro. “In questo caso Inail si pone come facilitatore nei confronti delle aziende con progetti personalizzati per il reinserimento – ha concluso Stefano Putti della direzione centrale Inail prestazioni socio-sanitarie – E’ un’attività partita da pochi mesi e il progetto prevede anche che vengano inviate delle comunicazioni al datore di lavoro sui singoli lavoratori che abbiano avuti incidenti sul lavoro gravi con una disabilità superiore al 16 per cento. Sotto il 16 per cento l’invio della comunicazione è a discrezione dell’equipe Inail”. Sono previsti anche dei rimborsi alle aziende virtuose: un massimo di 95 mila euro per superamento e abbattimento delle barriere, fino a 40 mila euro per interventi di adeguamento della postazione e fino a 15 mila per la formazione.

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