Genova. “Soddisfare le esigenze del Cliente, migliorando continuamente la qualità del servizio offerto, è un obiettivo primario per Atp”. Così si legge sul sito internet dell’Azienda Trasporti Provinciali.
Uno slogan che sarà suonato quantomeno irrisorio ai genitori e agli educatori di un gruppo scout Agesci genovese visto come è andato a finire il bivacco pasquale dei ragazzini, tutti tra gli 8 e gli 11 anni.
Lasciati letteralmente a piedi, nella serata di sabato, a causa della mancata partenza – finora non giustificata – di una corsa tra Masone e Sampierdarena. “Nonostante i capi scout avessero chiesto e ricevuto all’azienda di trasporto conferma delle corse da e per Masone – racconta la donna – chi doveva guidarle ha interrotto il servizio senza motivo, lasciando tutto il gruppo a Masone”.

Risultato: 35 ragazzini si sono messi in marcia per tornare a casa a piedi, a bordo strada, in fila indiana certo, ma su un marciapiede largo 30 centimetri e su una strada provinciale trafficata.
“Allertati dai ragazzi più grandi siamo partiti noi genitori per andarli a prendere ma i nostri figli sono rimasti lì con il rischio di essere investiti per più di un’ora” continua la mamma. Per inciso, tutti i ragazzini avevano già acquistato il biglietto per una corsa che non è mai avvenuta.
In queste ore i responsabili del gruppo scout stanno tentando di mettersi in contatto con l’Atp per avere spiegazioni di quanto accaduto.