Genova. Non è affatto finita la guerra giudiziaria all’interno del M5S genovese per definire una volta per tutte chi tra Marika Cassimatis e Luca Pirondini potrà correre con il simbolo delle cinque stelle. Dopo il primo confronto pubblico di venerdì, quando la presenza di entrambi i candidati ha creato un certo imbarazzo alla sala Maestrale dei magazzini del Cotone nell’incontro organizzato dall’Anaci, è girata voce che Cassimatis sarebbe pronta a lasciare. Oggi la professoressa di geografia sulla sua pagina Facebook dice tutt’altro. “Nulla di più sbagliato – scrive Cassimatis – forse il nostro atteggiamento pacato ma determinato spiazza nell’immaginario chi aspetta slogan aggressivi e urlati. La nostra rivoluzione parte anche da qui, dal modo con cui ci poniamo nella nostra lotta pacifista, siamo forti della consapevolezza che in uno stato di diritto quale è ancora, per fortuna, l’Italia, la giustizia si afferma ed è conseguenza di azioni legali e trasparenti”
“Andiamo avanti senza paura – scrive ancora Cassimatis – nella piena coscienza del peso politico della nostra azione e uso il noi perché parlo a nome della Lista Cassimatis e dei suoi sostenitori. Che sono tanti e che colgo l’occasione per ringraziare ancora”.
Nessun passo indietro quindi, in attesa di nuove pronunce giudiziarie. Come noto, l’ordinanza del giudice Roberto Braccialini ha dichiarato illegittimo l’intervento di Beppe Grillo ad annullare la vittoria di Cassimatis del 14 marzo e ha definito altrettanto illegittime le comunarie indette tre giorni dopo in cui Luca Pirondini (rimasto dopo la decisione del garante, l’unico candidato) perché la votazione è stata a livello non territoriale come previsto dal regolamento ma nazionale. Grillo e i suoi, si starebbero muovendo su due livelli: da un lato con un reclamo, che sarà depositato domani, contro l’ordinanza del giudice Braccialini dall’altro con un ricorso ex novo per chiedere l’annullamento delle comunarie del 14 marzo: questo ricorso, formalmente presentato da alcuni componenti della lista Pirondini proprio contro il M5S – non è stato dato il preavviso di 24 ore prima di avviare il voto online, voto che terminò con la vittoria di Marika Cassimatis con 362 voti contro i 338 di Pirondini.
Già lo stesso Grillo, aveva anticipato la mossa a livello politico annullando, il giorno prima dell’udienza in tribunale del 7 aprile, le comunarie del 14 marzo con le stesse motivazioni e annunciando anche la sospensione di Cassimatis e di due candidati consiglieri dal movimento. Il giudice Braccialini nella sua ordinanza aveva già trattato l’argomento spiegando che l’eventuale annullamento avrebbe dovuto essere deliberato o dall’assemblea locale o dietro ricorso giudiziario.
Cassimatis, però, insieme al suo avvocato Lorenzo Borré (supportato dal genovese Alessandro Gazzolo) ha già preparato la controffensiva: “Non ci è formalmente ancora arrivata la notizia del ricorso, ma nel caso fosse così abbiamo già predisposto strumenti giuridici per rispondere a un eventuale annullamento”. E così, dopo la parentesi della tribuna politica, lo scontro torna nella sua sede ormai naturale, quella delle aule giudiziarie. L’udienza sul ricorso dovrebbe essere stata fissata per mercoledì 26 aprile.