Genova. E’ cominciata davanti al presidente della prima sezione Roberto Braccialini del tribunale civile di Genova l’udienza per il ricorso presentato ex articolo 700 del codice civile da Marika Cassimatis, la candidata del M5S a sindaco di Genova sconfessata da Grillo che proprio ieri sera in un nuovo post sul blog ha annullato la comunarie del 14 marzo, quelle in cui Marika Cassimatis aveva battuto il candidato dello staff Luca Pirondini dicendo che non erano state precedute da un preavviso di 24 ore come richiesto dal regolamento del movimento. E che le comunarie non possono essere ripetute perché la candidata sindaco Marika Cassimatis è stata sospesa dal collegio dei probiviri.
“La mail della sospensione dal movimento mi è arrivata ieri sera” conferma Cassimatis che sceglie però di non commentare il regolamento visto il processo in corso: “Fate Voi le vostre deduzioni” si limita a dire sorridendo prima di entrare in aula e ripete: “Non ci saranno due candidati”.
A spiegare i motivi del ricorso è l’avvocato Lorenzo Borré: “Il ricorso che abbiamo presentato riguarda anzitutto la carenza di poteri in capo a Grillo in quanto lo statuto prevede espressamente che le comunarie siano vincolanti nei confronti del capo politico del movimento”. Il secondo motivo riguarda l’infondatezza delle accuse mosse nei confronti della professoressa Cassimatis e l’inesistenza della figura del garante del movimento che non è prevista dallo statuto”. Sulla contromossa di Grillo di ieri sera, Borré commenta: “Proprio la tardività della convocazione delle comunarie del 17 marzo era uno dei motivi del nostro riscorso – spiega Borré – ora Grillo ha annullato con le stesse motivazioni quelle del 14 marzo, glissando però sulle seconde. Sarà il giudice a valutare anche se certamente oggi non sarà presa alcuna decisione”.