Toti e rixi

Irap, in Liguria 765 domande di azzeramento dell’imposta per 5 anni

Liguria. Su 987 società nate nel 2016, ad oggi in 765 (circa l’80%) hanno presentato domanda per usufruire dell’azzeramento dell’Irap regionale per i prossimi 5 anni. Questo il bilancio di uno degli atti più importanti del Growth Act, la Legge sulla Crescita, varato dalla giunta Toti per rendere la Liguria più attrattiva per le imprese. La cancellazione dell’aliquota ha un peso del 3,9% sui ricavi delle imprese e l’azzeramento riguarda chi ha avviato una nuova attività nel 2016, sul territorio ligure.

“Avevamo il dovere di fare qualcosa per le imprese e lo abbiamo fatto – ha detto il Presidente Toti – siamo la prima Regione di Italia che ha voluto dare un segnale forte di politica economica. Questo provvedimento ha contribuito a rendere più competitiva la Liguria e i dati di oggi lo dimostrano”.

L’esenzione Irap ha la durata di 5 anni e ha riguardato le nuove imprese nate nel 2016 (a partire dal primo gennaio) dei settori manifatturiero, edilizia, agroalimentare, artigianato in tutte le sue declinazioni, turismo, ristorazione, ricettività, nautica da diporto, informatica, alta tecnologia, servizi alla persona e altre attività inserite sul sito della Regione Liguria, sezione tasse e tributi (http://www.regione.liguria.it/argomenti/diritti-e-doveri-del-cittadino/tasse-e-tributi-.html). “È la prima volta – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi – che una regione vara una misura di questo tipo, pertanto c’era un po’ di diffidenza da parte delle aziende: è stato necessario avviare una capillare campagna informativa per raggiungere tutte le imprese aventi diritto. Il risultato finale è buono, segno che abbiamo intercettato un’esigenza reale del tessuto produttivo ligure. L’esenzione Irap è uno strumento importante per attrarre nuove imprese e rendere maggiormente appetibili anche i territori dell’entroterra”.

I settori che hanno registrato percentuali maggiori di esenzione Irap sono: la ristorazione (29%), l’edilizia (23%), i servizi alla persona (8%) in particolare parrucchieri, estetisti e centri benessere. La mappa dei Comuni dove si è concentrato il maggior numero di domande comprende: Alassio, Albenga e Andora in provincia di Savona; Chiavari, Genova e Rapallo; La Spezia e Sarzana; Imperia. L’obiettivo, oltre ad attrarre imprese da fuori Regione, è anche quello di incentivare le imprese già esistenti dando loro la possibilità di svilupparsi investendo in ulteriori attività. Un intervento agevolativo di questo tipo risale solo al 2001, a opera di una Giunta di centro destra, ma era limitato alla riduzione di un solo punto percentuale.

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