Genova. Si è concluso alle 17 l’intervento per l’espianto di organi sul corpo del piccolo Giuseppe, il bimbo di 6 anni morto ieri sera dopo che nella notte era stato lanciato dal secondo piano dell’abitazione di Casella dal padre, nell’estremo tentativo di salvarlo da un incendio.
Sono cinque i pazienti, tutti giovani sotto i venti anni, alcuni in eta’ pediatrica, a beneficiare dell’espianto degli organi del bambino. L’intervento chirurgico è durato quattro ore:
I reni e le cornee vengono trapiantate su quattro pazienti diversi, ricoverati in strutture a Genova, mentre a un paziente ricoverato a Milano viene trapiantato il fegato del povero bambino morto.
Il sostituto procuratore Paola Crispo intanto ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, sull’incendio che ha distrutto l’appartamento dove il piccolo viveva con il padre Alessio Fraietta e la mamma Enza, entrambi in ospedale anche se solo il padre di trova al momento ancora in gravi condizioni. Gli inquirenti sentiranno nei prossimi giorni il proprietario dell’abitazione a cui, secondo quanto appreso, la famiglia avrebbe segnalato la necessità di mettere in sicurezza l’impianto elettrico.