Come cambierà

Firmato l’accordo di programma: l’Accademia ligustica di Belle Arti verso la statizzazione

Fra tre anni insieme al conservatorio Paganini, diventerà Politecnico delle Arti.

Genova. “Questo è un investimento non solo di Genova ma dell’Italia, una delle più straordinarie possibilità che il Paese ha”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli intervenuta oggi a Genova per la firma dell’accordo di programma che avvia un percorso triennale verso la statizzazione dell’Accademia Ligustica di Belle arti e pone le premesse per la costituzione del Politecnico delle Arti di Genova. L’accordo si concretizzerà nel triennio accademico 2017-2019 e prevede l’impegno del Ministero a corrispondere a favore dell’Accademia un importo annuale di 670 mila euro, oltre al contributo ordinario annuale di 370mila euro. A firmare l’accordo con il ministro questa mattina sono stati il sindaco di Genova Marco Doria, il governatore ligure Giovanni Toti e il presidente dell’Accademia Giuseppe Pericu.

“Dobbiamo dare gambe, investimenti, sostegno e soprattutto visione – ha aggiunto il ministro – perché quello che dal mio punto di vista non deve essere mai più consentito è ritrovarsi velocemente ad applicare una legge del ’99. Quindi faremo di tutto nei tempi più rapidi possibili. Credo che qua in particolare ci sia un elemento di innovazione ulteriore che è quello di costituire un polo largo che tiene insieme sia l’Accademia, sia il Conservatorio. Quindi il Politecnico delle arti è anche dal punto di vista culturale una scelta di aggregazione dell’insieme delle possibilità artistiche e culturali che qui si possono esprimere”.

“Le risorse locali non bastano – ha ricordato il sindaco di Genova Marco Doria – tuttavia il Comune di Genova non si è mai sottratto all’impegno, anzi si è dato un impegno importante che è quello dell’integrazione tra Conservatorio e Accademia che rappresenta un progetto d’eccellenza. Il Comune di Genova ha messo a disposizione uno dei palazzi dei Rolli, appena ristrutturato, palazzo Senarega, proprio perché questa struttura può essere il contenitore idoneo a favorire questo processo di integrazione”.

L’auspicio del governatore ligure Giovanni Toti è che “dopo un secolo di attesa anche nostro signor del portafoglio, cioè il ministro Padoan, segua il ministro Fedeli con grande attenzione perché questo accordo rappresenti non solamente un momento benemerito per il nostro patrimonio artistico, culturale e scolastico ma anche un momento di sviluppo per aiuterebbe il Pil a crescere un po’ e quindi sono soldi che in un percorso virtuoso dovrebbero tornare nel portafoglio delle istituzioni”.

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