Genova. I droni. Al punto quattro del programma legato al tema “sicurezza”, Marco Bucci, candidato del centrodestra alle prossime comunali genovesi, suggerisce l’utilizzo di droni per vigilare sulle zone critiche cittadine nelle fasce orarie più calde.
Lo aveva preannunciato che avrebbe portato l’innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione e questa idea, vagamente a effetto ma non del tutto inapplicabile, ne è un immediato esempio. Bucci, che in queste ore inaugura il suo point in piazza Piccapietra, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook il Piano sicurezza per Genova. Sette “comandamenti”, sette proposte, per rispondere a una delle questioni più discusse della campagna elettorale.
Oltre ai droni, si parla dell’apertura di sedi distaccate dell’assessorato alla sicurezza nel centro storico (in piazza Banchi), in via Sampierdarena, al Cep e vicino al campo nomadi di Bolzaneto. Più che telecamere, una presenza effettiva del Comune, sul problema.
Tra le altre idee, l’assunzione di nuovi agenti di polizia municipale per creare pattuglie di vigili di quartiere, l’aumento della formazione di base per gli stessi cantuné, agevolazioni fiscali per i commercianti che installano telecamere e l’utilizzo delle ordinanze sindacali per garantire l’ordine pubblico in base alle normative previste dal decreto Minniti, ovvero i cosiddetti “Daspo urbani”.
Che cosa sono? Grazie a questa novità (criticata da più fronti perché obliquamente anticostituzionale in quanto limita la libertà della persona), il sindaco può imporre una sanziona amministrativa pecuniaria a “chiunque ponga in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione” di certi luoghi cittadini (la norma parla di “aree interne delle infrastrutture, fisse e mobili, ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, e delle relative pertinenze”). Chi tiene questi comportamenti viene allontanato dal luogo urbano. L’ordine di allontanamento è un atto scritto e vale per 48 ore. Se il destinatario dell’ordine di allontanamento lo vìola, deve pagare una sanzione pecuniaria doppia rispetto a quella che gli è stata irrogata per aver limitato “la libera accessibilità e fruizione” del luogo urbano.
#genovacittàmeravigliosa, uno degli slogan di Marco Bucci per questa campagna elettorale, giocata a sei mani con Lega Nord e Fratelli D’Italia (partiti che della sicurezza e dell’antidegrado hanno fatto una bandiera). #genovacittàipercontrollata, potrebbe essere il prossimo claim, per dirla – come Bucci – all’americana.