Rapallo

Divieto di balneazione al Lido di Rapallo. Verdi: “Da anni denunciamo la situazione”

Porto di Rapallo

Rapallo. “Forse saremo giudicati freddi ed aridi, poco inclini ai malanni che ci piovono addosso, ma ciò è assolutamente falso. Come Verdi e ambientalisti, stiamo solo assistendo con molta rabbia mista a rassegnazione e voglia di riscossa, verso tutti quei politici che si sono avvicendati sulle poltrone di questa cittadina, nata nel gusto del bello e del rispetto, ma cresciuta poi nelle mani di affaristi e speculatori che l’hanno stuprata, vilipesa , circondata di false promesse consumistiche e che tutt’ora ne succhiano il sangue, magari fingendo di strapparsi le vesti ed additandosi a vicenda come colpevoli”. Lo dicono Pierluigi Biagioni, Verdi Liguria area Tigullio e Angelo Spanò, co-portavoce metropolitano Verdi Liguria.

“Sono anni che, di volta in volta, denunciamo sversamenti fognari di ogni sorta, negligenza nella pulizia di torrenti, strade e sentieri, occupazione di spazi destinati, per legge, a quel verde che viene desiderato solo a fine settimana, e strapazzato negli altri giorni. Riscontriamo, molto spesso, una sorta di benevola dipendenza ancestrale verso il soggetto privato, in tutte le sue manifestazioni negative, e magari ignorandolo in altrettante sue manifestazioni positive improntate al desiderio di miglioramento. Il Piano Urbano Comunale procede in una lentezza esasperante, e non, riteniamo, per colpa di chi lo sta predisponendo, ma bensì per quella fitta ragnatela incomposta che avviluppa tutto il comprensorio appesantito da case vuote ed automobili in ordine sparso. Grazie alla nostra passata lungimiranza e pur debole presenza politica, siamo riusciti a far nascere un Parco Regionale e presto, speriamo, nazionale, attorno ad un lembo di terra voluto da persone amanti del paesaggio, quando tutti noi non eravamo nemmeno nati”, proseguono.

“In ultimo, abbiamo provato a proporre, seguendo le disposizioni UE, un depuratore comprensoriale che, parallelamente alla costa, riunisse tutti i terminali delle fogne esistenti, da Rapallo a Sestri Levante compresi ( anni 2004/2005 ), che riunendosi davanti alla foce del fiume Entella e seguendone il corso verso monte, venisse costruito nell’entroterra, via via indicandone vari siti consigliati dall’attuale gestore. Ma tutti sanno, da allora, come sta andando. I costi che avevamo preventivato si sono quasi duplicati e tutt’ora sono pendenti cause dinanzi al TAR. Per Rapallo poi, contro la scelta dell’attuale sito in Loc. Ronco, che attualmente figura sul PUC come area verde, avevamo condiviso la località della seconda cava di San Pietro, in Rapallo, come indicato dall’attuale vice sindaco Brigati Pier Giorgio, durante la recente campagna elettorale. Ma sappiamo come sta andando”, dichiarano ancora.

“L’inquinamento denunciato all’inizio del discorso (bomba ecologica), riteniamo possa essere economicamente sopportato con altre attività ludiche che il gestore avrà sicuramente già proposto all’amministrazione comunale! per nostro conto, continuiamo a proporre da anni, ormai senza più voce, il metodico controllo, palazzo per palazzo, di tutti gli scarichi cittadini interessati al torrente Boate, ricordando che le ‘acque bianche’ continuano a viaggiare assieme alla ‘rete nera’”, terminano.

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