Genova. I carabinieri di Genova chiedono i primi sei cosiddetti ‘Daspo urbani’, previsti dall’articolo 13 del decreto Minniti sulla sicurezza urbana che proprio oggi sarà convertito definitivamente in legge (insieme all’altro decreto, quello relativo ai migranti).
Si tratta di tre cittadini fermati a Rapallo nell’ambito dei controlli del territorio e di altrettanti fermati a Genova nei pressi di locali pubblici che sono risultati condannati in via definitiva per cessione di sostanze stupefacenti. Sono cinque cittadini italiani e uno straniero.
I fascicoli sono stati consegnati al questore di Genova. L’articolo 13 della legge infatti prevede che per i soggetti condannati con sentenza definitiva o in appello negli ultimi tre anni per la vendita o cessione di sostanze stupefacenti anche se minorenni, commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici, il questore può disporre, per ragioni di sicurezza, il divieto di accesso agli stessi locali o a esercizi analoghi, specificatamente indicati, ovvero di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi.
E’ la prima richiesta di applicazione del Daspo da parte dei Carabinieri in Liguria e probabilmente nel nord Italia sulla base dell’articolo 13 relativo alle sostanze stupefacenti. La pratica è attualmente in trattazione in Questura. Il Daspo urbano – così come quelli già in vigore può essere applicato per un periodo da 1 a 5 anni. Il questore potrà disporre il divieto di ingresso delle persone colpite dal Daspo nel locale dove sono state fermate dai carabinieri o anche diversi locali pubblici della città.