Genova. Cinghiali uccisi o solamente catturati e destinati ad un centro Enpa, lontano dai centri abitati? A prevalere, questa volta, è la seconda opzione, dopo un sopralluogo dell’assessore regionale all’Agricoltura e alla Caccia Stefano Mai. Il problema è però catturarli: la difficile operazione è riuscita con un esemplare, già rinchiuso in gabbia. Assai diversamente è andata con il secondo.
Siamo sempre nel giardino del Garden, il ristorante dei bagni Nuovo Lido, i più esclusivi della città. Dopo ore di tentativi, un ungulato rompe gli indugi e scappa: non va però distante e si trova a girare, spaventato e confuso, attorno ad una piscina. Fino a che riesce a trovare la strada verso il mare.
Si tuffa tra le onde e le voci, contrastanti, si rincorrono: chi parla di annegamento, chi lo vede ancora lottare per rimanere a galla. Invece no: l’ungulato nuota per ore, in cerca della libertà. Libertà probabilmente arrivata, quando è riuscito ad avvicinarsi alla foce del torrente Bisagno, per poi sparire tra gli scogli.
Intanto l’assessore Mai ha smentito che, nell’accordo firmato con il Comune, la Regione abbia preannunciato la linea dura, che prevede l’abbattimento di tutti i cinghiali intercettati in città. “Noi – ha spiegato -, a differenza della giunta del sindaco Marco Doria, diciamo che per risolvere il problema non si può escludere che gli animali vengano uccisi, ma solo quando non si può farne a meno e per tutelare la sicurezza dei cittadini”.