Genova. Con il “Manifesto degli artigiani per una cultura digitale 4.0”, ispirato al Piano nazionale 4.0 Confartigianato sostiene le piccole imprese nello sviluppo del proprio potenziale di innovazione e le guida nei processi di trasformazione tecnologica.
Consumatori con nuove esigenze, un mercato profondamente cambiato negli ultimi anni e in continua evoluzione: un contesto in cui anche le micro e piccole imprese artigiane hanno ampi margini di crescita e ottime chance per far crescere il proprio business. Ma per farlo devono saper compiere un salto di qualità in termini di diffusione e utilizzo del digitale nei processi produttivi e nella comunicazione. Come: facendo leva sulle potenzialità dell’Industria 4.0, cioè la capacità di integrare in modo armonico nuove tecnologie digitali e nuovi approcci manageriali con le tecnologie e i metodi tradizionali di fare impresa. L’obiettivo è proprio quello di perseguire i nuovi livelli di produttività e flessibilità richiesti dal mercato.
In questo quadro si inserisce il “Manifesto degli artigiani per una cultura digitale 4.0”, ispirato al Piano nazionale 4.0 e redatto da Confartigianato per sostenere l’artigianato nello sviluppo del proprio potenziale di innovazione e guidarlo nei processi di trasformazione tecnologica.
L’Industria 4.0, sostenuta anche da una serie di incentivi fiscali, tra cui super e iperammortamento, per chi investe in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, rappresenta dunque una vera e propria “rampa di rilancio” fondamentale soprattutto per le piccole realtà.
I numeri dicono che il margine per crescere è ancora ampio, ma la Liguria dimostra di credere nelle sue potenzialità per la crescita economica del territorio: secondo gli ultimi dati Istat, Unioncamere e ministero del Lavoro, nel periodo 2013-2016 si stimano 560 nuove imprese liguri nate per sfruttare un’idea innovativa. In Italia sono oltre 25.300.