Genova. “Abbiamo appreso dell’intenzione di due associati Cna Genova di indire una conferenza stampa su presunte irregolarità nelle elezioni in corso per il rinnovo degli organi dirigenti della nostra associazione. Intendiamo a questo punto precisare che le nostre assemblee elettive si sono svolte in modo assolutamente corretto e democratico. Esse hanno visto la partecipazione complessiva di 625 presenze di associati, i presidenti delle diverse unioni di mestieri, raggruppamenti e distretti sono stati eletti democraticamente a voto segreto”. Lo dicono in una nota Massimo Giacchetta, presidente CNA Territoriale di Genova e Roberto Timossi, segretario territoriale CNA Genova.
“In alcuni casi si sono presentati candidati che non possedevano i requisiti richiesti dallo Statuto e dal Regolamento. In particolare alcuni candidati hanno preteso di essere considerate ‘personalità imprenditoriali’ che avrebbero valorizzato in modo evidente gli organi associativi. In realtà questo requisito, in analogia a quanto avviene in sede nazionale, ha un’applicazione del tutto circoscritta ed eccezionale e non è riferibile a figure di normali imprenditori, ma va applicata a personalità di chiara e indiscussa fama, che per almeno quattro anni abbiano valorizzato il nome di CNA in consessi di evidenza pubblica. La sua applicazione richiede quindi che la candidatura sia accolta in modo unanime dall’assemblea. Questi elementi non erano oggettivamente presenti nel caso tanto della candidatura dell’Unione alimentare quanto delle due candidature per il raggruppamento dei giovani imprenditori”, proseguono.
In particolare il regolamento attuativo per il caso del raggruppamento giovani imprenditori prevede che in assenza di candidature senza i requisiti richiesti, la questione venga rimessa alla stessa assemblea elettiva del Presidente Territoriale da parte della Direzione. “Questo è quanto si provvederà a fare al più presto – dichiarano ancora – Gli associati Cna hanno comunque sempre la facoltà di fare ricorso al Collegio dei Garanti, che è elemento di garanzia per tutti i soci di CNA. Nel caso dell’unico ricorso regolarmente pervenuto (quello sull’unione alimentare) si è già provveduto a inoltrarlo al Collegio dei Garanti, il cui Presidente ha già formulato una prima risposta che è stata spedita al ricorrente. Qualora dovessero pervenire in modo formale altri ricorsi, si seguirà la stessa procedura. Peraltro il nostro Statuto e il nostro Codice Etico impongono a tutti gli associati di non ricorrere a ‘pubbliche denunce’ per far valere le proprie ragioni e le proprie opinioni, ma sempre ed esclusivamente agli organi di garanzia”, si legge ancora nella nota.
“Per il mancato rispetto di questo impegno etico e comportamentale da parte del Presidente di Cna Liguria Marco Merli (che ha di recente effettuato dichiarazioni a mezzo stampa su presunte irregolarità nelle nostre assemblee elettive) si è già provveduto a sottoporre la questione agli organi di Cna Liguria e di Cna Nazionale per le determinazioni del caso”, terminano Giacchetta e Timossi.