Genova. Visita dei carabinieri alla villa di Beppe Grillo a Sant’Ilario probabilmente per notificare l’avviso di garanzia per diffamazione. I militari, ricevuti dal leader del Mvimento 5 Stelle sulla porta, sono usciti dopo pochi minuti: nessuna dichiarazione da parte loro o dallo stesso Grillo.
E’ il nuovo atto, andato in scena verso le 15 di questo pomeriggio, del “caso Cassimatis”, iniziato con l’annullamento delle Comunarie per scegliere il candidato sindaco del Movimento, vinte dall’attivista Marika Cassimatis, e la loro ripetizione che ha portato al successo di Luca Pirondini.
Solo pochi giorni fa si era appreso che Grillo e Alessandro Di Battista erano stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Genova per diffamazione. Alla base la querela presentata proprio da Cassimatis, dopo alcune frasi sul blog pentastellato e per alcune interviste rilasciate da Di Battista. Filippo Borré, avvocato romano che sta supportando giuridicamente l’insegnante genovese ha anche depositato gli atti del ricorso, presentato dalla stessa Cassimatis, al Tribunale civile contro la decisione dello staff di annullare, di fatto, i risultati delle “comunarie”.
In base alla procedura d’urgenza prevista dall’articolo 700 del codice di procedura civile, la decisione del tribunale potrebbe arrivare entro un paio di settimane. Il pm Cotugno, titolare del fascicolo, potrebbe intanto sentire entrambi gli indagati nelle prossime settimane.