Genova. Si sono aggravate a causa di problemi circolatori agli arti inferiori e ustioni su 20% del corpo le condizioni di Alessio Fraietta, 49 anni, l’uomo che la scorsa notte imprigionato nella sua casa in fiamme ha lanciato il figlio Giuseppe, di sette anni ancora da compiere, dalla finestra ai primi soccorritori accorsi davanti all’abitazione di Casella, nell’entroterra di Genova.
Fraietta, ricoverato all’ospedale Galliera di Genova, è stato trasferito in sala di rianimazione e dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico al bacino è stato nuovamente riportato nelle sale operatorie per complicazioni cardiovascolari alle gambe e alla schiena. L’uomo ha riportato le ustioni più gravi mentre alla finestra di casa aspettava i primi soccorritori a cui affidare il figlio, poi lanciato prima del crollo del solaio dell’abitazione.
Fraietta dopo essersi aggrappato alla persiana è caduto nel vuoto da un’altezza di 5 metri. La moglie Vicenza Sansone, 50 anni,. ha riportato ferite meno gravi ed è fuori pericolo perché è caduta gradualmente aggrappandosi ai tubi del gas del palazzo.
Disperate le condizioni del bambino. Ha riportato un trauma cranico, nella caduta, e ha respirato molto fumo. Il piccolo è ricoverato all’ospedale Gaslini in prognosi riservata. Un team di medici sta valutando se tentare un’operazione o se invece non ci sia più nulla da fare.
“Mancava un’adeguata manutenzione”, così Enza Sansone, la madre, tuttora ricoverata per la frattura del bacino e agli arti nel reparto di Ortopedia dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, ha dichiarato nel pomeriggio: “Abbiamo chiesto al proprietario più volte di intervenire ma inutilmente”.
