Il tavolo

Autismo, triplicati i casi in Liguria. Viale: “Lavorare su presa in carico e assistenza in età adulta”

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Foto d'archivio

Liguria. Aumentano i casi diagnosticati di disturbi dello spettro autistico in Liguria: dal 2008 ad oggi il numero dei pazienti seguiti dai servizi territoriali delle Asl è triplicato, passando da 496 nel 2008 1.562 nel 2017, ad oggi.

“Questo incremento è legato ad una sempre maggiore attenzione verso i disturbi pervasivi dello sviluppo, ad una capacità di diagnosi sempre più accorta e soprattutto precoce, ad una crescente consapevolezza del fenomeno anche da parte del mondo della scuola oltre che alla risposta sempre più efficace dei centri territoriali dedicati a queste patologie”, spiega la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, che ha presieduto e coordinato la riunione del Tavolo regionale sull’autismo.

Costituito nel dicembre del 2015, il tavolo riunisce i rappresentanti di Alisa, delle cinque Asl liguri, dell’ospedale pediatrico Gaslini, dell’Università, delle associazioni del familiari e dei pediatri di libera scelta. Alla riunione hanno partecipato anche i dipartimenti regionali della formazione e delle politiche del lavoro, con l’obiettivo di garantire risposte efficaci e concrete alle problematiche sollevate dalle associazioni dei familiari e legate al mondo della scuola o all’inserimento lavorativo dei pazienti affetti da queste patologie.

“Grazie al lavoro svolto dal tavolo in poco più di un anno – spiega la vicepresidente Viale – oggi possiamo dire che l’integrazione socio-sanitaria è una realtà. Con il coordinamento di Alisa e l’istituzione dei direttori socio-sanitari sarà possibile migliorare ancora questo aspetto, fondamentale per la vita di queste persone, con un sempre maggiore collegamento tra le strutture sanitarie da un lato e le strutture territoriali, i Comuni, il mondo del sociale e i pediatri dall’altro. Rimane – aggiunge l’assessore alla Sanità – un grande lavoro da fare rispetto alla presa in carico di questi pazienti e anche in relazione alla continuità assistenziale dopo il compimento della maggiore età: l’obiettivo è quello di garantire la corretta definizione dei percorsi individuali dei pazienti nel passaggio dall’età pediatrica all’adolescenza fino all’età adulta”.

A livello territoriale, sono 159 i pazienti in carico ai servizi di neuropsichiatria e disabilità della Asl 1 imperiese per patologie legate a disturbi dello spettro autistico; nel savonese si registrano 222 casi seguiti in Asl 2; la Asl 3 genovese ha in carico 770 pazienti; nel chiavarese si registrano 157 casi seguiti in Asl 4; nello spezzino sono 254 le persone seguite dai servizi della Asl 5.

Nel corso della riunione, si è comunicato che verrà istituita una “rete autismo” che coinvolgerà i tecnici per formulare proposte concrete da sottoporre poi al tavolo regionale allargato. Per quanto riguarda le strutture, ogni Asl ligure ha un polo dedicato all’autismo con diverse unità operative decentrate sul territorio. A queste, si devono aggiungere l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile presso l’Istituto pediatrico Gaslini e diversi centri privati accreditati in ciascuna provincia.

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