Trionfo

Albissola, l’arenzanese Luca Monteforte si gode la vittoria in campionatorisultati

Terzo campionato di fila per il mister vincente per “Eccellenza”… adesso lo aspetta la Serie D

Arenzano. The day after… Il giorno dopo ha un sapore tutto particolare, vero mister Luca Monteforte?

“Già, ha un gusto tutto particolare… bellissimo, che ripaga gli sforzi di una stagione faticosa, ma allo stesso tempo esaltante, nell’andamento complessivo e con l’aggiunta della ciliegina sulla torta, rappresentata dal successo di Voltri, che ci spalanca le porte della Serie D”.

Luca è una persona che rifugge volentieri dai complimenti, ma oggi è giustamente al settimo cielo, come tutto l’ambiente Albissola.

“E’ stata una stagione nella quale non sono mancate le problematiche da risolvere, rappresentate dai tanti infortuni, che avrebbero messo in difficoltà chiunque, ma non i miei giocatori, il cui spessore umano, oltre che tecnico, ha rappresentato il vero valore aggiunto. Nei momenti decisivi hanno saputo mettere in campo un forte senso di appartenenza… questo traguardo va quindi dedicato a questi meravigliosi ragazzi, ma anche alla società stessa, che me li ha messi a disposizione”.

Questo è il terzo campionato che vinci consecutivamente (Ligorna e doppietta con l’Albissola) quale ti ha dato più gratificazione?

“Sono stati tre campionati entusiasmanti… poi è ovvio che l’ultima vittoria è sempre la più bella, perché più sofferta, voluta fortemente da tutto l’ambiente… i giocatori, in particolare, la cui duttilità tattica ha consentito loro di sacrificarsi anche in ruoli non prettamente confacenti alle personali caratteristiche, pur di aiutare la squadra nei momenti di difficoltà”.

Quale è stata la vittoria più bella in assoluto?

“A dire il vero ce ne sono diverse – ci dice, sorridendo – ma il successo dell’andata con la Genova Calcio (ndr, 1-0 al Faraggiana), ritengo sia stata la gara in cui ci siamo espressi al meglio delle nostre potenzialità, venendo a capo di un avversario di grande valore. In quella occasione, ho avuto la percezione che il campionato si stava indirizzando nella direzione giusta”.

Prova a dividere in due il torneo, per i lettori di Ge 24.

“La fase iniziale del girone di andata è stata la migliore in assoluto… in quel periodo abbiamo giocato sette/otto partite di altissimo livello, poi sono iniziate alcune difficoltà oggettive, dovute ai lunghi infortuni di giocatori cardine come Alessi, Barone, Di Leo, che ci hanno creato problemi. Chi ci ha seguito per tutto l’arco del campionato, sa che la coppia difensiva, formata da Barone e Di Leo, ha giocato assieme solo in otto circostanze, nelle quali, guarda caso, abbiamo vinto sette volte e pareggiato una”.

Poi continua: “Dopo il periodo a cavallo tra la sosta natalizia e il mese di febbraio, la squadra ha ripreso a marciare speditamente, giocando ottime partite, che ci hanno permesso di compiere il definitivo salto di qualità. Credo, con rispetto parlando delle avversarie, che se avessi avuto per tutta la ‘temporada’ la squadra al completo, il divario di punti sarebbe stato molto più ampio”.

Quando in un lontano giorno smetterai di fare il tecnico (vincente), che ricordi porterai dentro di te?

“Sarà impossibile dimenticare la condivisione di un progetto, la disponibilità al sacrificio per arrivare a raggiungerlo… il lavoro, la professionalità, la voglia di stare insieme di un’ intera società… dal presidente, ai dirigenti… i giocatori e lo staff tecnico, con cui ho suddiviso il privilegio, ma anche la responsabilità di guidare un gruppo, di straordinari interpreti, verso la conquista di un obiettivo, tutt’altro che facile”.

Per fortuna di tutto l’ambiente, questo giorno è ancora lontano…

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