Chiavari. “Leggo le inaccettabili esternazioni del Comitato Tigullio Possibile a proposito del 25 Aprile e francamente resto basito. Mi si invita ad avere ‘il buon gusto di non fare passerelle elettorali sui Valori della Resistenza’. Mi si accusa di strumentalizzare ‘una Festa che ha un valore più alto dei personalismi e degli opportunismi politici’. Io credo che a strumentalizzare siano solo e soltanto queste persone”. Questa la replica del sindaco di Chiavari Roberto Levaggi alle accuse mosse nei suoi confronti.
“Ho sempre partecipato, come sindaco ma prima ancora come cittadino, alla festa del 25 Aprile, perché credo fortemente nei valori di un’Italia democratica, nata dalla lotta di Liberazione e contro ogni dittatura. L’Italia libera e unita non ha nessun colore politico. Sia lontano, sia vicino alle elezioni, per me non cambia assolutamente nulla. Da persona cresciuta in una famiglia di solidi ideali cristiani, e con il padre che partecipò alla Seconda Guerra Mondiale e venne rinchiuso in un campo di concentramento, ho imparato a scindere perfettamente la politica da una Festa Nazionale che è e dev’essere la Festa di tutti gli italiani. Chi confonde i due piani, come questi signori, lo fa in totale malafede”, prosegue.
“Per questo, da sindaco che ha giurato sulla Costituzione, ma soprattutto da cittadino italiano, mi comporterò come in tutte le altre occasioni. Respingo al mittente queste ignobili accuse e invito loro, semmai, a schiarirsi le idee, evitando per il futuro di tirare in ballo una tappa fondamentale della nostra storia per parlare a sproposito”, termina Levaggi.