Genova. Il 20 marzo scorso era una domenica: la vita di Francesca Bonello, studentessa genovese di 23 anni, si fermò su un’autostrada catalana, tra le lamiere dell’autobus su cui viaggiava, dopo una serata di divertimento. Assieme a lei morirono altre 12 studentesse Erasmus, tra cui altre 6 ragazze italiane.
Ad un anno dalla tragedia l’Università di Genova ha deciso di ricordarla in silenzio, con un grande fiocco nero sul suo sito internet.”D’accordo con la famiglia – ha spiegato il rettore Paolo Comanducci – abbiano deciso di investire e promuovere i progetti in cui la nostra studentessa di Medicina credeva e operava concretamente, in particolare quelli a favore dei Paesi più poveri, nel settore della Cooperazione internazionale allo sviluppo per l’Africa, e per agevolare il programma Erasmus per studi all’estero”.
Mentre sulla vicenda si aspetta ancora chiarezza: la magistratura spagnola prima archiviò il caso, salvo poi, lo scorso gennaio, riaprire il procedimento a carico dell’autista del mezzo. L’uomo, 62 anni, durante l’ultimo interrogatorio ha spiegato al giudice di ricordare solamente di aver perso il controllo del bus, ma di non essersi addormentato al volante. Rimane indagato per la tragedia.